Novena all’Amore Misericordioso

La novena all’Amore Misericordioso è stata composta dalla Beata Madre Speranza di Gesù, fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso. L’approvazione per la stampa della novena venne ottenuta dal Vescovo di Todi, Mons. Alfonso M. De Sanctis, l’8 giugno 1945, festa del Sacro Cuore di Gesù

Il testo della novena è una traduzione dallo spagnolo.

Scriveva Madre Speranza:

Benché estremamente piccoli, siamo sufficientemente grandi perché Dio, nostro buon Padre, si preoccupi di noi con la stessa sollecitudine che se fossimo l’unica persona al mondo“.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera introduttiva (per tutti i giorni)
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu invece con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato ma con le tue parole: “domandate ed otterrete” mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che imploro in questa novena e soprattutto la grazia di cambiare la mia condotta e d’ora innanzi di testimoniare la mia fede con le opere, vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.

Meditazione sulle parole del Padre nostro.

Padre è il titolo che conviene a Dio, perché a Lui dobbiamo quanto è in noi nell’ordine della natura e in quello soprannaturale della grazia che ci fa suoi figli adottivi. Vuole che lo chiamiamo Padre perché, come figli, lo amiamo, gli obbediamo e lo onoriamo, e per ravvivare in noi l’amore e la fiducia di ottenere quanto gli domandiamo. Nostro, perché avendo Dio un solo Figlio naturale, nella sua infinità ne volle avere molti adottivi ai quali comunicare le sue ricchezze e perché, avendo tutti lo stesso Padre ed essendo fratelli, ci massimo gli uni gli altri.

Domanda (per tutti i giorni)

Gesù mio, a te ricorro in questa tribolazione. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi in me la tua bontà. Per il tuo amore e la tua misericordia perdona le mie colpe; e anche se indegno di ottenere ciò che ti domando, esaudisci pienamente i miei desideri se è per la tua gloria e per il bene della mia anima. Nelle tue mani mi abbandono: fa’ di me ciò che a te è gradito.

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere con questa novena).

Preghiera

Gesù mio, sii per me Padre, custode e guida nel mio pellegrinaggio affinché nulla mi turbi e non sbagli il cammino che conduce a Te. E tu, Madre mia, che con tanta delicatezza e premura ti sei presa cura del buon Gesù, educami e aiutami nel compimento del mio dovere, conducendomi per i sentieri dei comandamenti. Dì per me a Gesù: “Ricevi questo figlio, te lo raccomando con tutta l’insistenza del mio cuore materno”.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Che sei nei cieli». 

Diciamo “che sei nei cieli” perché. pur essendo Dio in ogni luogo come Signore del cielo e della terra, il pensiero del cielo ci muova ad amarlo con più venerazione e, vivendo in questa vita come pellegrini, ad aspirare alle cose celesti.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere con questa novena).

Preghiera
Gesù mio, so che tu rialzi i caduti, liberi dal carcere i prigionieri, non respingi nessun afflitto e guardi con amore e misericordia tutti i bisognosi. Perciò ascoltami, ti prego, perché ho bisogno di parlare con te della salvezza della mia anima e di ricevere i tuoi salutari consigli. Mi spaventano i miei peccati, Gesù mio, mi vergogno delle mie ingratitudini e delle mie diffidenze. Ho gran timore del tempo che tu mi hai dato per fare il bene e che io, invece, ho speso male e, peggio ancora, offendendoti. A te ricorro, Signore, che hai parole di vita eterna.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Sia santificato il tuo nome». 

È questa la prima cosa che dobbiamo desiderare, la prima cosa che dobbiamo chiedere nell’orazione, l’intenzione che deve orientare tutte le nostre opere ed azioni: che Dio sia conosciuto, amato, servito e adorato, e che al suo potere si sottometta ogni creatura.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera
Gesù mio, aprimi le porte della tua pietà, imprimi in me il sigillo della tua sapienza, fa che mi veda libero da ogni affetto illecito e che ti serva con amore, gioia e sincerità. Confortato col profumo soave della tua divina parola e dei tuoi comandamenti, possa progredire sempre nelle virtù.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Venga il tuo regno». 

In questa domanda chiediamo che venga in noi il regno della sua grazia e dei favori del cielo, che è il regno dei giusti e il regno della gloria dove Egli regna in perfetta comunione coi Beati. Perciò chiediamo anche la fine del regno del peccato, del demonio e delle tenebre.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera
Signore, abbi misericordia di me e rendi il mio cuore simile al tuo. Abbi misericordia di me, Dio mio, e liberami da tutto ciò che mi impedisce di giungere a te e fa’ che nell’ora della morte non oda una sentenza terribile, ma le salutari parole della tua voce: “Vieni, benedetto dal Padre mio”, e la mia anima gioisca alla vista del tuo volto.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra». 

Qui chiediamo che la volontà di Dio si faccia in tutte le creature con fortezza e perseveranza, con purezza e perfezione, e chiediamo di compierla noi stessi, in qualsiasi modo e in qualunque via si venga a conoscere.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera

Dammi, Gesù mio, una fede viva, fa’ che io osservi fedelmente i tuoi divini comandamenti e che, col cuore pieno della tua carità, corra sulla via dei tuoi precetti. Fammi gustare la soavità del tuo spirito ed avere fame di compiere la tua divina volontà, perché sempre ti sia accetto e gradito il mio povero servizio. Mi benedica, Gesù mio, l’Onnipotenza del Padre, mi benedica la tua Sapienza. Mi dia la sua benedizione la benignissima Carità dello Spirito Santo e mi custodisca per la vita eterna.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano». 

Qui chiediamo il pane eccellentissimo che è il Santissimo Sacramento; l’alimento ordinario dell’anima nostra che è la grazia, i sacramenti e le ispirazioni del cielo. Chiediamo anche l’alimento necessario per conservare la vita del corpo, da procurarsi con moderazione. Chiamiamo nostro il Pane eucaristico, perché è istituito per il nostro bisogno e perché il nostro Redentore dà se stesso a noi nella comunione. Diciamo “quotidiano” per esprimere la dipendenza ordinaria che abbiamo da Dio in tutto, corpo e anima, ogni ora e ogni momento. Dicendo “dacci oggi” compiamo un atto di carità, chiedendo per tutti gli uomini senza l’affanno del domani.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera
Gesù mio, tu che sei fonte di vita, dammi da bere l’acqua viva che sgorga da te stesso perché, gustando di te, non abbia più sete che di te. Annegami tutto nell’abisso del tuo amore e della tua misericordia e rinnovami col tuo preziosissimo sangue, con il quale mi hai riscattato. Lavami, con l’acqua del tuo santissimo costato, da tutte le macchie con le quali ho contaminato la bella veste dell’innocenza che mi hai dato nel battesimo. Riempimi, Gesù mio, del tuo santo Spirito e rendimi puro di corpo e di anima.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori». 

Chiediamo a Dio di perdonare i nostri debiti, cioè i peccati e la pena meritata per essi; pena enorme che mai potremo pagare se non col sangue del buon Gesù, con i talenti di grazia che abbiamo ricevuti da Dio e con tutto ciò che siamo e possediamo. In questa domanda ci impegniamo a perdonare al nostro prossimo i debiti che ha con noi, senza vendicarci, anzi dimenticando le ingiurie e le offese che ci ha fatto. Così Dio mette nelle nostre mani il giudizio che si farà di noi, perché se perdoniamo ci perdonerà, ma se non perdoniamo agli altri, Egli non ci perdonerà.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera
Gesù mio, so che tu chiami tutti senza eccezione, abiti negli umili, ami chi ti ama, giudichi la causa del povero, hai pietà di tutti e nulla disprezzi di quanto il tuo potere ha creato; dissimuli le mancanze degli uomini, li attendi a penitenza e ricevi il peccatore con amore e misericordia. Apri anche a me, Signore, la sorgente della vita, concedimi il perdono e annienta in me tutto ciò che si oppone alla tua legge divina.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Non ci abbandonare alla tentazione». 

Nel chiedere al Signore che non ci lasci cadere nella tentazione, riconosciamo che Egli permette la tentazione per il nostro bene, la nostra debolezza per vincerla, la fortezza divina per la nostra vittoria. Riconosciamo che il Signore non nega la sua grazia a chi fa da parte sua quanto è necessario per vincere i nostri potenti nemici. Chiedendo che non ci lasci cadere nella tentazione domandiamo di non contrarre nuovi debiti oltre quelli già contratti.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera
Gesù mio, sii protezione e conforto all’anima mia; sii mia difesa contro ogni tentazione e coprimi con lo scudo della tua verità. Sii il mio compagno e la mia speranza; difesa e riparo contro tutti i pericoli dell’anima e del corpo. Guidami nel vasto mare di questo mondo e degnati di consolarmi in questa tribolazione. Mi sia di porto sicurissimo l’abisso del tuo amore e della tua misericordia, così potrò vedermi libero dalle insidie del demonio.

Pater, Ave e Gloria.

Preghiera introduttiva (come nel primo giorno)

Meditazione sulle parole del Padre nostro: «Ma liberaci dal male. Amen». 

Chiediamo che Dio ci liberi da ogni male, cioè dai mali dell’anima e da quelli del corpo, da quelli eterni e da quelli temporali; dai passati, dai presenti e dai futuri; dai peccati, dai vizi, dalle passioni disordinate, dalle cattive inclinazioni e dallo spirito d’ira e di superbia. Lo chiediamo dicendo “amen”, con intensità, affetto e fiducia, poiché Dio vuole e comanda che chiediamo così.

Domanda (come nel primo giorno)

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).

Preghiera
Gesù mio, lavami col Sangue del tuo divino costato, e fammi tornare puro alla vita della tua grazia. Entra, Signore, nella mia povera stanza e riposa con me; accompagnami nel pericoloso cammino che percorro affinché non mi perda. Sostieni, Signore, la debolezza del mio spirito e consola le angustie del mio cuore dicendomi che, per la tua misericordia, non lascerai di amarmi un solo momento e che sarai sempre con me.

Pater, Ave e Gloria.

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