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BENEDETTO IL SIGNORE: il Suo amore per me ha fatto meraviglie di grazia (Sal 31,22)

BENEDETTO IL SIGNORE: il Suo amore per me ha fatto meraviglie di grazia (Sal 31,22)

La bellissima cappella della Casa Generalizia EAM di Roma-Casilina, ha fatto da sfondo lo scorso 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, al 25° Anniversario di Professione Religiosa di Suor Ana Horvat EAM, formatrice delle juniores EAM. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da P. Aurelio Perez FAM, rettore del Santuario dell’Amore Misericordioso, che ha subito introdotto nella sua omelia la bellezza di scoprirsi parte dei progetti di Dio, come lo è stato per Maria concepita senza peccato così per sr. Ana, che ha fatto esperienza in questi 25 anni dell’amore che Dio ha riversato nella sua vita.

Inoltre, un ulteriore festa per la Famiglia dell’Amore Misericordioso si è vissuta a Collevalenza lo scorso 9 dicembre, in occasione dei voti perpetui nella Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso di don Piergiorgio Belloni SDFAM, originario di Verona. Don Piergiorgio, dopo un lungo cammino di formazione e di discernimento, ha professato perpetuamente i suoi voti di povertà, castità ed obbedienza secondo il ramo dei Sacerdoti Diocesani con voti. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal suo Vescovo Ordinario, S. Ecc.za Mons. Domenico Pompili.

Queste due occasioni, sono motivo di gioia e di ringraziamento a Dio che continua a mandare operai anche nella piccola vigna della nostra Congregazione, certi del suo sguardo d’amore e di misericordia verso ciascuno di noi.

1951 – 15 agosto – 2023: ANNIVERSARIO FONDAZIONE FAM

IL PRANZO DEI POVERI: icona natalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso

Fin dai primi anni di vita religiosa il Signore le fa comprendere che i poveri e le loro necessità sono un criterio di discernimento. L’episodio del Natale 1927, nella casa di Madrid dove si trovava lo testimonia. Madre Speranza desiderava, in quella festa, dare da mangiare ad un numero grande di poveri e nonostante avesse potuto acquistare cibo per sole due o tre persone esso divenne sufficiente a sfamarne circa 400 tra uomini e donne. Ma quando arrivò la padrona di casa fu rimproverata duramente perché i poveri sporcavano tutto. La Madre, molto addolorata ricorse al Signore ed Egli le disse: ” Speranza, dove non possono entrare i poveri non entrare neppure tu. Fuori da questa casa” (El pan 21, 918; Esortazioni 15.8.1966).

Ci si può chiedere quale stile di vita Madre Speranza assume verso i poveri? Sorprendente. Si sente madre, responsabile del male che potrebbero fare, prova profonda empatia, non si separa da loro, rifugge dal ricco, vive povera ed umile, come serva ed ancella, si butta nel lavoro e nel sacrificio a loro favore, li accoglie come membri della famiglia.

Sull’esempio e lo stile testimoniato da Madre Speranza, ancora oggi, ed in particolare in occasione del Santo Natale appena trascorso, le Ancelle dell’Amore Misericordioso della comunità di Roma – quartiere Casilino, hanno organizzato un giorno di festa e di condivisione con i tanti poveri che vivono nel loro quartiere e non solo: il pranzo dei poveri è l’icona natalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.