SULLA STRADA DELLA MISERICORDIA – 2024 edition
Sulla strada della misericordia, un titolo fin da subito programmatico di un’esperienza che è voluta essere l’occasione per mettersi in ascolto di una Parola che potesse giungere fino alle profondità della vita dei giovani partecipanti, per toccarne le corde più profonde.
Sofia, 17 anni, ha voluto condividere con queste parole la sua esperienza vissuta, assieme ad altri circa 80 giovani provenienti da tutta Italia a Collevalenza, al Santuario dell’Amore Misericordioso. Un’esperienza che ha voluto come compagna di viaggio una donna, la samaritana al pozzo (Gv 4,1-42) intenta, poi, a percorrere la sua personale strada della misericordia, quella che l’ha accompagnata a scoprire la bellezza della sua vita tanto da dover raggiungere il suo paese per gridare a tutto il popolo: ho incontrato il Signore!
“Partecipare al campo che si è svolto a Collevalenza è stata un’esperienza che mi ha toccata profondamente, un viaggio di scoperta interiore che non mi aspettavo di fare. Arrivata lì, pensavo di conoscere abbastanza bene me stessa, di avere un’idea chiara di chi fossi e di cosa volessi. Eppure, grazie alla Parola e alla meditazione, ho scoperto parti di me che non pensavo nemmeno esistessero. Pensieri, emozioni, desideri che erano nascosti, ma che sono emersi con una forza che mi ha sorpresa.
Il Santuario dell’Amore Misericordioso, non è solo un luogo fisico, ma un vero e proprio rifugio di pace e serenità. Lontana dal caos quotidiano, ho potuto davvero staccare la spina e immergermi in un’atmosfera che mi ha permesso di ascoltare la mia anima. Il silenzio intorno a me è diventato un’opportunità per conoscere meglio il mio mondo interiore, un’occasione per fermarmi e riflettere su chi sono e su chi voglio diventare.
Una delle cose più belle è stata la condivisione. Ero circondata da altri ragazzi che, come me, erano lì per fare lo stesso percorso. Condividere pensieri, dubbi, scoperte e momenti di preghiera con loro è stato speciale. È confortante sapere di non essere sola, di avere qualcuno che capisce quello che stai vivendo, perché sta facendo lo stesso cammino. Le nostre chiacchierate, le risate, i momenti di riflessione comune sono stati momenti che porterò sempre con me.
Questi giorni mi hanno lasciato un insegnamento prezioso: l’importanza di continuare a cercare la vera acqua che disseta l’anima, quell’incontro autentico con Dio che riempie di senso la vita. Ho imparato quanto sia fondamentale ritagliarmi del tempo per restare sola, per meditare e riflettere. Prima non pensavo fosse così importante, ma ora ho capito che questi momenti di solitudine sono indispensabili per crescere, per rimanere connessa con me stessa e con Dio.
Sono tornata a casa con un impegno: non smettere di cercare. Continuare a prendermi del tempo per me, per meditare, per pregare e per crescere nella mia fede. Questo campo non è stato solo un’esperienza temporanea, ma l’inizio di un percorso che voglio continuare a seguire, giorno dopo giorno”.