Lo scorso 29 luglio a Collevalenza, nel Santuario dell’Amore Misericordioso, abbiamo potuto vivere e contemplare un nuovo momento di grazia in cui il Signore continua a mostrare cosa compie, anche nei nostri tempi, il suo Amore Misericordioso: sr. Madel di Gesù del Mundo si è consacrata a Dio professando temporaneamente i voti religiosi di povertà, castità ed obbedienza secondo le Costituzioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.
Ella stessa, nel ringraziamento finale, ha ricordato la portata del “sì” che tale atto porta in sé e che l’ha condotta dalle lontane Filippine in Italia, precisamente a Collevalenza, luogo nel quale ha concluso il suo tempo di noviziato: «Nelle ultime settimane, nella preparazione, mi sono disposta a meditare sull’Annunciazione, il momento nel quale l’angelo annunciò a Maria che sarebbe diventata la madre di Dio. Maria ha dato il suo “sì”. A lei, si è unito il “sì” silenzioso di Giuseppe, ed è nato Gesù. Anche Gesù ha detto “sì” alla volontà del Padre, tutto per la gloria di Dio. La storia della salvezza continua fino ad oggi nella vita di ognuno di noi: abbiamo la nostra storia d’amore con il Signore. Per quanto mi riguarda oggi, in modo molto speciale, ho consacrato pubblicamente la mia vita a Gesù Amore Misericordioso. Uno dei giorni più dolci della mia vita. Ricordo molto bene, era l’ultima domenica di luglio del 2016, quando per la prima volta ho incontrato le nostre suore nelle Filippine, sette anni fa. Meditare il “sì” di Maria mi porta a riflettere su una cosa molto interessante: prima di essere in grado di dire di “sì” oggi, quanti “sì” ho ricevuto in questi anni. Non riuscirò a contarli. Prima di tutto il “sì” della nostra Madre, la Beata Speranza di Gesù, grazie al quale esiste la nostra Famiglia dell’Amore Misericordioso e il Santuario; il “sì” dei miei genitori per la mia vita; il “sì” della mia famiglia e specialmente di mia mamma che mi hanno resa libera di seguire Gesù; il “sì” all’ispirazione dello Spirito Santo di avviare una missione nelle Filippine e alle mie sorelle che sono partite per la missione: per il loro “sì” sono davanti a loro. Il “sì” dei nostri Superiori che continuano la missione della Fondatrice. È molto bello pensare come Dio mi abbia circondato di persone, fratelli e sorelle, che ogni giorno dicono “sì” alla nostra vita comunitaria. È molto bello che oggi, io personalmente, abbia detto di “sì”, ma nulla ho fatto da sola».