Pozzo e piscine
Sul piazzale, a sinistra della Basilica, Madre Speranza, per espressa volontà di Gesù, nel 1960, ha fatto scavare un pozzo profondo 122 metri, la cui acqua abbondante alimenta le piscine costruite per il bagno dei malati ed è attinta dai pellegrini a scopo di devozione in una fontana a fianco dell’edificio.
All’ingresso della costruzione di legge un invito di Madre Speranza: “Adopera quest’acqua con fede e amore, sicuro che ti servirà di refrigerio al corpo e di salute all’anima”. Su di una colonna, a sinistra del piazzale, una statua in marmo di Maria Mediatrice sta a braccia aperte come per impetrarci la grazia di comprendere il valore della sofferenza. Da quando è stata concessa l’autorizzazione ecclesiastica, più volte la settimana si celebra la Liturgia delle acque a conclusione di una Liturgia penitenziale.
L’acqua della Misericordia
Che dire poi dell’acqua della sua Misericordia? Ben presto il futuro del progetto divino sulle piscine affidato a Madre Speranza andava chiarendosi anche per i Religiosi che le stavano vicini come primi discepoli e collaboratori. Un verbale comunitario, datato 28 aprile 1957, attesta: “… La Madre, seguita da alcuni suoi figli, si reca a vedere un appezzamento di terreno e ci dice molte cose che meritano di essere scritte e tramandate… Collevalenza diventerà qualcosa di grande. Come Lourdes è oggi meta di pellegrinaggi, fonte di tanti prodigi e dovunque conosciuta mentre ieri (la zona della grotta) era una squallida campagna, così domani nell’antico roccolo di Collevalenza sorgeranno tante costruzioni, vi sarà un grande Santuario dell’Amore Misericordioso, vi saranno pellegrinaggi e si rinnoveranno prodigi non meno che a Lourdes… Tutto ciò però quando la Madre non sarà più su questa terra“.
Il piccolo paese di Collevalenza ha sempre sofferto per la mancanza di acqua potabile; in questo contesto, la volontà divina in merito al Pozzo e alle Piscine si fece chiara: si era agli inizi dell’anno 1960. Le circostanze vengono descritte dalla Segretaria Generale delle Ancelle: “Nostra Madre ha ricevuto l’ordine di realizzare alcune Piscine per il bagno dei malati e le è stato indicato il punto dove troverà l’acqua necessaria. Sempre fedele ai comandi di Colui che non sbaglia, né dà ordini in maniera vana, si dispone ad iniziare un pozzo lì dove le è stato detto che troverà l’acqua, cioè a fianco della futura Basilica dell’Amore Misericordioso, tra questa e la futura Casa della Giovane” .
La finalità dell’acqua
Ma quali sono le finalità specifiche per le quali la divina Provvidenza ha voluto l’acqua del Santuario? La risposta più autorevole ci viene dalla “pergamena” che il giorno 14 luglio 1960 fu gettata, con apposito contenitore, in fondo al Pozzo. Si tratta di parole ricevute dalla Madre Speranza durante un’estasi del 3 aprile precedente, aventi fin dall’intestazione un valore particolarmente ufficiale. Dice il testo: “Decreto. ‘A quest’acqua e alle piscine va dato il nome del mio Santuario. Desidero che tu duca, fino ad inciderlo nel cuore e nella mente di tutti coloro che ricorrono a te, che usino quest’acqua con molta fede e fiducia e si vedranno sempre liberati da gravi infermità; e che prima passino tutti a curare le loro povere anime dalle piaghe che li affliggono per questo mio Santuario dove li aspetta non un giudice per condannarli e dal loro subito il castigo, bensì un Padre che li ama, perdona, non tiene in conto, e dimentica’.”