«È un grande dono quello che ho ricevuto da Dio, preparato nel tempo attraverso la preghiera e l’ascolto della voce del Signore». Queste le prime parole di P. Massimo Tofani fam, al termine della celebrazione vespertina della Domenica in albis nella quale gli è stato conferito, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Ecc.za Mons. Domenico Cancian fam, il sacro ordine del presbiterato. Egli, con la consacrazione presbiterale, ora partecipa del sacerdozio di Cristo, sommo ed eterno sacerdote; annunzia la Parola di Dio ed esercita il sacro ministero nella celebrazione del sacrificio eucaristico; si dedica al ministero della riconciliazione dei penitenti e del sollievo dei malati e porta a Dio Padre le necessità e le preghiere di tutti gli uomini. Partecipando all’ufficio di Cristo, pastore e capo, è chiamato a raccogliere il popolo di Dio come comunità convocata nell’unità per mezzo di Cristo, insegnando ciò che ha appreso della fede dal Magistero.
Mons. Cancian, nel pensiero omiletico, ha ricordato al novello presbitero quanto il sacramento conferito richieda perseveranza, ed ha aggiunto: «è un grande dono che richiede un grande impegno, per tutta la vita. Il sacerdote dell’Amore Misericordioso è colui che proclama in tutti i modi la misericordia. Vivi il sacerdozio come espressione del sacerdozio misericordioso di Gesù nella santità della vita non come un mediocre funzionario, non ponendo al centro te stesso ma Lui, mite ed umile di cuore. Sii sempre al servizio di tutti con gioia, specialmente dei sacerdoti e dei poveri».
Un grande dono, dunque, per la Chiesa universale, per la nostra Diocesi di Orvieto-Todi e per la Famiglia tutta dell’Amore Misericordioso che si è preparata a questo grande evento con una veglia giovanile-vocazionale meditando il testo del Venerabile don Tonino Bello, “La stola e il grembiule”, e con un triduo di preghiera dallo stampo vocazionale.
A P. Massimo va il nostro augurio più grande di un ministero fecondo e di una vita santa. L’augurio di esercitare il suo ministero sacerdotale affidandosi al Signore e alla sua Volontà in quanto quello a cui è stato chiamato è un chiaro invito alla responsabilità dell’amore. Auguri!