ORDINAZIONE DIACONALE Fr. Deepak Mon Willington, FAM

ORDINAZIONE DIACONALE fr. Michael Viyagappan, FAM

Un’esperienza di COMUNIONE e RINNOVAMENTO per gli SDFAM

Rivista L’AMORE MISERICORDIOSO – Ottobre 2024

IX CAPITOLO Delegazione “Madre Speranza” e Case di missione – 3

IX CAPITOLO Delegazione “Madre Speranza” e Case di missione – 2

IX CAPITOLO Delegazione “Madre Speranza” e Case di missione – 1

Nuova equipe di coordinamento per l’Italia dei LAM

Rivista L’AMORE MISERICORDIOSO – Settembre 2024

PICCOLI STRUMENTI dell’amore misericordioso NEL MONDO

Assemblea dell’Associazione dei LAICI DELL’AMORE MISERICORDIOSO

XXIII Assemblea SDFAM e Delegazione FAM d’Italia

Dall’11 al 15 novembre 2024 si terrà a Collevalenza, presso il Santuario dell’Amore Misericordioso, la XXIII Assemblea SDFAM e Delegazione FAM d’Italia.

Sarà un momento di fraternità, incontro, formazione e scambio di esperienze, che senza dubbio ci arricchirà nel ministero e nella vita religiosa come FAM e SDFAM.

Sono invitati tutti i sacerdoti che ancora non conoscono la realtà di Collevalenza o che già ci sono stati per gli esercizi spirituali, accompagnando un pellegrinaggio o per qualche giorno di riposo.

Per motivi organizzativi, tutti coloro che sono interessati, sono invitati a comunicare alla Casa del Pellegrino (tel. 075 89581) la propria partecipazione e quella di altri sacerdoti che desiderano prenderne parte.

ASSEMBLEA DEI LAICI DELL’AMORE MISERICORDIOSO

PROFESSIONI PERPETUE di 4 Figli dell’Amore Misericordioso

PROGETTO GIOVANI anno 2024-2025

Compleanno di Madre Speranza 1983 – 30.09 – 2024

PROFESSIONE PERPETUA di quattro Figli dell’Amore Misericordioso

FESTA DEL SANTUARIO DELL’AMORE MISERICORDIOSO

Padre Armando Martín Gutiérrez fam: 50 ANNI DI VITA CONSACRATA

PRIMA PROFESSIONE RELIGIOSA di Jorge Alberto Contreras Fabìan e di Jesùs David Garcìa Falcòn

PRIMA PROFESSIONE RELIGIOSA FAM: Kurram Srinadh, Divvela Chandu, Kolanti Karthik (Madurai, INDIA)

Sulla strada della Misericordia 2024

PROFESSIONE RELIGIOSA di sr. Camille: tanta gioia al Santuario dell’Amore Misericordioso

ORDINAZIONE SACERDOTALE di P. Filippo Digregorio FAM

PRIMA PROFESSIONE di Camille Margarette Cruz Magaz

ORDINAZIONE SACERDOTALE fr. Filippo Digregorio FAM

40° Anniversario del CENTRO SPERANZA – Fratta Todina

ARMONIE DI SPERANZA – 2a stagione (2024)

FESTA IN TUTTO IL MONDO per la Beata Madre Speranza

Mons. Fabio Fabene: “IL SACRIFICIO DELL’ALTARE CI RIVELA L’AMORE MISERICORDIOSO”

TV 2000 TORNA AL SANTUARIO DELL’AMORE MISERICORDIOSO

Dalla beatificazione di Madre Speranza: UN DECENNIO DI GIOIA E DI SPERANZA

Giovani dell’Amore Misericordioso TRA LE CASE DI MARIA

31 MAGGIO 2024: 10° anniversario dalla Beatificazione di Madre Speranza

Il CENTRO SPERANZA di Fratta Todina si appresta a compiere 40 ANNI

Professione perpetua di SR. AMALIA YGNACIO SEHUENCA EAM

10-12 maggio 2024 – AMATI PER AMARE

Fonte dell’amore misericordioso, l’esperienza di immergersi in Dio

2 MARZO: riapertura delle vasche per l’immersione (Collevalenza)

Don Massimo Bazzichetto e Don David Girolami: SACERDOTI DIOCESANI FIGLI DELL’AMORE MISERICORDIOSO

Don Massimo Bazzichetto e Don David Girolami: Sacerdoti Diocesani Figli dell’Amore Misericordioso

Numerosi i festeggiamenti in Santuario, a Collevalenza, per l’occasione del 41° anniversario dalla morte della Beata Madre Speranza. Momento di particolare gioia per la Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso, e per tutta la Famiglia religiosa, è stata la Celebrazione Eucaristica delle ore 17:00 di venerdì 9 febbraio, nella quale due sacerdoti, don Massimo Bazzichetto e don David Girolami, hanno professato per la prima volta i voti religiosi di obbedienza, castità e povertà secondo le Costituzioni FAM come Sacerdoti Diocesani Figli dell’Amore Misericordioso.

Presenti alla Celebrazione il Padre Generale FAM, Ireneo Martin, il formatore del Noviziato P. Aurelio Perez e tutte le Comunità di Collevalenza. Hanno preso parte, inoltre, i rispettivi Vescovi dei due novizi: Mons. Corrado Pizziolo, Vescovo di Vittorio Veneto nonché Diocesi di appartenenza di Don Massimo, il quale ha presieduto l’Eucarestia, accanto a Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Orvieto-Todi.

A loro va il nostro augurio affinché, ancor più in questa particolare forma di consacrazione, la loro vita sia testimonianza di quell’incontro che personalmente hanno avuto con Cristo Amore Misericordioso per mezzo della persona e figura della Beata Madre Speranza.

Rivista L’AMORE MISERICORDIOSO – Gennaio 2024

Rivista L’AMORE MISERICORDIOSO

Gennaio 2024


È online il numero di GENNAIO 2024 della Rivista L’Amore Misericordioso.
 Per sentirvi ancor più vicini al Santuario!

Volete sfogliarla? Clicca sul seguente link.

Volete consultare i numeri arretrati? Cliccate qui.

La rivista mensile L’AMORE MISERICORDIOSO, ebbe inizio nell’ottobre 1959 con la benedizione dell’allora vescovo di Todi Mons. Alfonso Maria De Sanctis, per illustrare e far sempre meglio scoprire le profonde ricchezze dell’Amore di Gesù che è “il messaggio dell’infinita misericordia all’immensa miseria umana“. Il primo numero uscì con un editoriale della stessa Madre Speranza.

In questo numero:

🔸 IL TUO SPIRITO MADRE
Testamento spirituale di Madre Speranza
(a cura di P. Mario Gialletti fam)
🔹 LA PAROLA DEL PAPA
Omelia del Santo Padre Francesco nella Domenica della Parola di Dio
(Papa Francesco)
🔸 LITURGIA
Convertirsi, cioè volgersi verso la luce che è Cristo
(Ermes Ronchi)
🔹 STUDI
“… Il carisma dell’Amore Misericordioso il sogno di una comunità …!”
(Roberto Lanza)
🔸 VANGELO E SANTITÀ LAICALE
Albino Badinelli
(Sac. Angelo Spilla, sdfam)
🔹 STUDI
La Parola di Dio nella vita di Madre Speranza
(a cura di P. Massimo Tofani fam)
🔸 RICORDANDO
Suor Agustina Remiro Berrueta eam
🔹 VOCE DEL SANTUARIO
Voce del Santuario
(P. Aurelio Perez fam)
🔸 DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
Iniziative 2024 a Collevalenza
Orari e Attività del Santuario

PRIMA PROFESSIONE RELIGIOSA di fr. Michel Ho Sang e fr. Joseph Nguyen Van Tuan – VIETNAM

PRIMA PROFESSIONE RELIGIOSA di fr. Michel Ho Sang e fr. Joseph Nguyen Van Tuan – VIETNAM

Lo scorso 4 febbraio a Pulilan nelle Filippine, nel Santuario Diocesano di Sant’Isidoro l’Agricoltore, si è potuto vivere e contemplare un nuovo momento di grazia in cui il Signore continua a mostrare cosa compie, anche nei nostri tempi e nelle terre lontane, il suo Amore Misericordioso: fr. Michel Ho Sang e fr. Joseph Nguyen Van Tuan si sono consacrati a Dio professando temporaneamente  i voti religiosi di povertà, castità ed obbedienza secondo le Costituzioni dei Figli dell’Amore Misericordioso.

Sono i primi frutti della Congregazione e della Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso in Vietnam, dopo 8 anni di numerosi viaggi, contatti e visite in quella terra promettente dove tante vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale nascono in questi anni.

La celebrazione è stata presieduta da P. Paulo de Freitas Lindo FAM, Superiore della Comunità FAM delle Filippine con gli altri sacerdoti religiosi FAM in missione nelle Filippine, e con la presenza  e partecipazione anche del rettore del Santuario, Don Dario Cabral, che nella sua omelia ha presentato ai suoi parrocchiani il significato di questo evento solenne e importante.

Nel ringraziamento finale, fr. Joseph ha sottolineato che ogni vocazione religiosa è un dono, una grazia che viene da Dio, ma comporta anche una grande responsabilità. Nella loro vita religiosa non sono mancati momenti di crisi e problemi, ma tutti questi, con l’aiuto del Signore stesso che ha dato loro la vocazione religiosa e li ha accompagnati in questo bel cammino, li hanno condotti a quel momento significativo della loro vita.

P. Paulo, prima della benedizione finale, ha ricordato ai nuovi professi il loro compito di portare in Vietnam, essendo i primi religiosi vietnamiti, il carisma speciale dell’Amore Misericordioso, con la loro attività e con il loro esempio di vita, “tutto per amore”.



Festa liturgica della BEATA MADRE SPERANZA

Il CORO “MADRE SPERANZA” al PARLAMENTO EUROPEO

PRIMA PROFESSIONE RELIGIOSA – don David Girolami e don Massimo Bazzichetto

Rivista L’AMORE MISERICORDIOSO – Dicembre 2023

SUI PASSI DI MADRE SPERANZA

ONLINE IL SITO WEB della Casa Sacerdotale FAM “Villa Sacro Cuore”

BENEDETTO IL SIGNORE: il Suo amore per me ha fatto meraviglie di grazia (Sal 31,22)

BENEDETTO IL SIGNORE: il Suo amore per me ha fatto meraviglie di grazia (Sal 31,22)

La bellissima cappella della Casa Generalizia EAM di Roma-Casilina, ha fatto da sfondo lo scorso 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, al 25° Anniversario di Professione Religiosa di Suor Ana Horvat EAM, formatrice delle juniores EAM. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da P. Aurelio Perez FAM, rettore del Santuario dell’Amore Misericordioso, che ha subito introdotto nella sua omelia la bellezza di scoprirsi parte dei progetti di Dio, come lo è stato per Maria concepita senza peccato così per sr. Ana, che ha fatto esperienza in questi 25 anni dell’amore che Dio ha riversato nella sua vita.

Inoltre, un ulteriore festa per la Famiglia dell’Amore Misericordioso si è vissuta a Collevalenza lo scorso 9 dicembre, in occasione dei voti perpetui nella Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso di don Piergiorgio Belloni SDFAM, originario di Verona. Don Piergiorgio, dopo un lungo cammino di formazione e di discernimento, ha professato perpetuamente i suoi voti di povertà, castità ed obbedienza secondo il ramo dei Sacerdoti Diocesani con voti. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal suo Vescovo Ordinario, S. Ecc.za Mons. Domenico Pompili.

Queste due occasioni, sono motivo di gioia e di ringraziamento a Dio che continua a mandare operai anche nella piccola vigna della nostra Congregazione, certi del suo sguardo d’amore e di misericordia verso ciascuno di noi.


Rivista L’AMORE MISERICORDIOSO – Novembre 2023

CONCERTO DI NATALE – Gloria di Vivaldi

ANCORA INSIEME XXII – Assemblea FAM-SDFAM (Collevalenza 13-17 novembre 2023)

Con lo sguardo verso l’alto: DINANZI AL CROCIFISSO DELL’AMORE MISERICORDIOSO

ESERCIZI SPIRITUALI 2024 Ancelle dell’Amore Misericordioso

25° di Professione Religiosa: SR. ANA HORVAT EAM

TV 2000 torna al Santuario dell’Amore Misericordioso

PROFESSIONE PERPETUA di Don Marko Cosentino SDFAM

DIRETTE TV dal Santuario dell’Amore Misericordioso

«MI È STATA USATA MISERICORDIA» (1Tm 1,13) – 3/3

«MI È STATA USATA MISERICORDIA» (1Tm 1,13) – 2/3

«MI È STATA USATA MISERICORDIA» (1Tm 1,13) – 1/3

CON LO SGUARDO VERSO L’ALTO

XXII ASSEMBLEA SDFAM e DELEGAZIONE FAM D’ITALIA

DUE DESIDERI, UN’UNICA STORIA D’AMORE: Madre Speranza a 130 dalla sua nascita

24 settembre 2023: FESTA DEL SANTUARIO DELL’AMORE MISERICORDIOSO

FESTA del SANTUARIO DELL’AMORE MISERICORDIOSO

PRIMA PROFESSIONE di Maria de Fatima Portela del Lima

SULLA STRADA DELLA MISERICORDIA: giovani desiderosi, come Zaccheo, di incontrare lo sguardo di Gesù

PROGETTO GIOVANI anno 2023-2024

GMG = evento di grazia che aiuta a sognare, a guardare oltre. LA TESTIMONIANZA DI ALCUNI GIOVANI DELL’AMORE MISERICORDIOSO

1951 – 15 agosto – 2023: ANNIVERSARIO FONDAZIONE FAM

PRIMA PROFESSIONE RELIGIOSA di Weslley Vinicios Rodrigues Melo (BRASILE)

Sr. Madel di Gesù del Mundo: novella Ancella dell’Amore Misericordioso

Fr. FILIPPO DIGREGORIO: novello diacono Figlio dell’Amore Misericordioso

L’anima nostra magnifica il Signore: IX ANNIVERSARIO della Beatificazione di Madre Speranza

NUOVA EQUIPE DI COORDINAMENTO INTERNAZIONALE dei Laici dell’Amore Misericordioso

ASSEMBLEA GENERALE dei Laici dell’Amore Misericordioso (21-25 aprile 2023)

ESERCIZI SPIRITUALI 2023 Santuario dell’Amore Misericordioso

Corso giovani over 18 – AMATI PER AMARE

18 marzo: ORDINAZIONE EPISCOPALE S.E.R. Salvatore Rumeo

La VIA CRUCIS meditata dai GIOVANI DELL’AMORE MISERICORDIOSO

VIA CRUCIS con Madre Speranza PER I SACERDOTI

La contemplazione della PASSIONE in Madre Speranza

ORDINAZIONE EPISCOPALE S. Ecc. Mons. Salvatore Rumeo (SDFAM)

IL NOME E IL VOLTO DELL’AMORE: 40 anni dalla morte di Madre Speranza

FESTA della Beata Madre Speranza di Gesù

IL PRANZO DEI POVERI: icona natalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso

Fin dai primi anni di vita religiosa il Signore le fa comprendere che i poveri e le loro necessità sono un criterio di discernimento. L’episodio del Natale 1927, nella casa di Madrid dove si trovava lo testimonia. Madre Speranza desiderava, in quella festa, dare da mangiare ad un numero grande di poveri e nonostante avesse potuto acquistare cibo per sole due o tre persone esso divenne sufficiente a sfamarne circa 400 tra uomini e donne. Ma quando arrivò la padrona di casa fu rimproverata duramente perché i poveri sporcavano tutto. La Madre, molto addolorata ricorse al Signore ed Egli le disse: ” Speranza, dove non possono entrare i poveri non entrare neppure tu. Fuori da questa casa” (El pan 21, 918; Esortazioni 15.8.1966).

Ci si può chiedere quale stile di vita Madre Speranza assume verso i poveri? Sorprendente. Si sente madre, responsabile del male che potrebbero fare, prova profonda empatia, non si separa da loro, rifugge dal ricco, vive povera ed umile, come serva ed ancella, si butta nel lavoro e nel sacrificio a loro favore, li accoglie come membri della famiglia.

Sull’esempio e lo stile testimoniato da Madre Speranza, ancora oggi, ed in particolare in occasione del Santo Natale appena trascorso, le Ancelle dell’Amore Misericordioso della comunità di Roma – quartiere Casilino, hanno organizzato un giorno di festa e di condivisione con i tanti poveri che vivono nel loro quartiere e non solo: il pranzo dei poveri è l’icona natalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.

Mons. SALVATORE RUMEO (SDFAM) nominato VESCOVO da papa Francesco

La Chiesa di Dio esulta oggi, 22 dicembre 2022, per la nomina di un nuovo vescovo. Il santo padre Papa Francesco, infatti, ha nominato vescovo della Chiesa che è in Noto (SR) don Salvatore Rumeo, della diocesi di Caltanissetta, Sacerdote Diocesano Figlio dell’Amore Misericordioso.
Gioisce la Famiglia dell’Amore Misericordioso, con la beata Madre Speranza, per la nomina a vescovo di un altro suo figlio.
Mentre gioiamo, sosteniamo con la preghiera don Salvatore, nostro caro fratello. Maria Mediatrice l’assista con la sua materna intercessione, e con la liturgia odierna cantiamo il Magnificat.

“L’anima mia magnifica il Signore, il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore”: con le parole della Vergine don Salvatore ha aperto il suo ringraziamento dopo la lettura, da parte del suo Vescovo, della lettera di nomina. Con l’animo colgo di trepidazione, ha volto lo sguardo verso la madre di Gesù, Madre della Chiesa, convinto che le misericordie del Signore non sono finite. Non ha nascosto le sue paure e la povertà della sua persona ma, allo stesso tempo, si è dimostrato fiducioso nell’amore di Dio, nella sua paterna e materna presenza. Ha voluto affidare il suo prossimo ministero episcopale al cuore mite ed umile di buon pastore.

A don Salvatore il nostro augurio è il sostegno con la nostra preghiera.

SR. JOANA PAULA EAM: il 18 dicembre la sua professione perpetua

TRISAGIO ALL’AMORE MISERICORDIOSO in preparazione al Santo Natale

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La guarigione di Francesco: il miracolo che ha reso beata Madre Speranza

Nella serie delle puntate dedicate all’Avvento nella trasmissione “A Sua immagine”, domenica 11 dicembre la parola chiave è stata lo “stupore”, ovvero la meraviglia di fronte alla magnanimità e alla grandezza di Dio. E noi, oggi, siamo ancora capaci di stupirci?

La presentatrice ha colto l’occasione della tematica per raccogliere nella puntata andata in onda la testimonianza di Elena e Maurizio Fossa, genitori di Francesco Maria guarito per intercessione di Madre Speranza, un evento inatteso, una guarigione inaspettata. Hanno raccontato quanto lo stupore diviene qualcosa di concreto nella vita di chi si affida alla misericordia di Dio. Uno stupore sperimentato personalmente.

È possibile recuperare la loro testimonianza attraverso il seguente link: A Sua immagine 2022/23 – Puntata del 11/12/2022 – Video – RaiPlay

TV2000 torna al Santuario dell’Amore Misericordioso

Siamo lieti di potervi comunicare che dal 28 novembre 2022 al 31 gennaio 2023, TV 2000, l’emittente televisiva della Conferenza Episcopale Italiana, tornerà a trasmettere in diretta le S. Messe dal nostro Santuario dell’Amore Misericordioso. I fedeli potranno sintonizzarsi sul canale 28 del digitale terrestre, canale 157 di Sky o canale 18 di TivùSat. Inoltre, la domenica, alle ore 10:00 la S. Messa verrà trasmessa su rete Mediaset, Canale 5.

Proponiamo di seguito le variazioni di orario presso il Santuario per il periodo dal 28 novembre al 23 dicembre. Successivamente saranno comunicate le ulteriori variazioni per il restante periodo fino al 31 gennaio.

Per chi desidera partecipare in presenza si richiede l’arrivo in loco fino ad un massimo di 15 minuti prima presso il luogo indicato.

Ringraziamo il Signore che concede a tutti noi e voi, ancora una volta, di poterci unire in preghiera da questo Santuario dal quale Dio vuole farsi conoscere come “un Padre e una tenera Madre”.

P. JOJI JERONE: novello presbitero Figlio dell’Amore Misericordioso

Stamane, alle ore 06:00 (Italia), è stato ordinato presbitero P. Joji Jerone, figlio dell’Amore Misericordioso. La cerimonia, presieduta dal Vescovo locale, è stata l’occasione per vedere riunita attorno al nostro confratello tutte le comunità FAM ed EAM presenti in India.

Abbiamo sempre più bisogno di uomini capaci di uscire dall’individualismo e  donarsi agli altri: l’augurio che facciamo a p. Joji è che il Signore possa fare la sua vita e il suo ministero presbiterale a misura del suo cuore misericordioso.

P. Joji celebrerà la sua prima messa sabato 26/11 alle ore 10:00 (India), ore 06:00 (Italia).

Resta a disposizione la possibilità di poter prendere visione della Celebrazione Eucaristica col rito di Ordinazione Presbiterale attraverso il seguente link: Ordinazione Presbiterale P. Joji Jerone FAM

“CON LO SGUARDO VERSO LUI… attirerò tutti a me” (18-20 novembre 2022)

Si è svolto a Collevalenza, dal 18 al 20 novembre, il primo dei quattro incontri dedicati a giovani over 18 desiderosi di fare un incontro e un’esperienza con Gesù Amore Misericordioso. La data scelta dall’equipe di Pastorale giovanile-vocazionale dell’Amore Misericordioso coincideva volontariamente con la festa di Cristo Re, titolare delle due Congregazioni fondate dalla Beata Madre Speranza di Gesù. Sarà Luca, originario di Roma, a raccontarci e testimoniarci l’esperienza vissuta in questi giorni all’ombra del Santuario dell’Amore Misericordioso.

L’incontro ha avuto inizio venerdì, prima di cena, con l’accoglienza da parte degli organizzatori: salutati i vecchi amici e finite le presentazioni con i nuovi ragazzi, ci siamo trasferiti nella cappella del Roccolo per recitare i vespri e offrire l’esperienza che stava per cominciare al Signore. Dopo cena abbiamo passato la serata giocando a giochi da tavola, aspettando i ragazzi che arrivavano da lontano e approfittando del tempo a nostra disposizione per conoscerci l’un l’altro. Sistemati i letti e docciati, tutti a letto: la sveglia il mattino seguente era fissata per le 07:30.

Il sabato mattina è iniziato con la recita delle Lodi, guidate da Padre Domenico. Offerta la giornata al Signore, siamo scesi a colazione e abbiamo iniziato le attività giornaliere. Il nostro viaggio interiore inizia con una parola molto impattante: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34). Il tema della Croce è sicuramente uno dei temi fondamentali per la nostra vita: Gesù tramite la Croce ci insegna ad amare e ci rivela qual è la chiave della nostra felicità; c’insegna che, alla base dell’amore, c’è il perdono e che senza amore non possiamo essere felici. Se è vero che siamo fatti a sua immagine e somiglianza, allora comprendiamo quanto sia fondamentale imparare a perdonare, gli altri e noi stessi. Ma scopriamo come il perdono non è un qualcosa che può derivare da noi, gente limitata, ma dal Suo amore: abbiamo bisogno di pregare e chiedergli costantemente di perdonarci e darci la forza di perdonare. Proprio dai nostri limiti, quando siamo deboli, impariamo che in realtà siamo forti, in Lui e con Lui. La prima catechesi è terminata con un momento di deserto e di riflessione personale, seguita poi dalla Celebrazione della Santa Messa. Dopo pranzo, e un breve momento di pausa, abbiamo proseguito il nostro viaggio approfondendolo una seconda parola pronunciata da Gesù sulla croce: “In verità io ti dico: oggi con me sarai in Paradiso” (Lc 23,43). Queste parole Gesù le ha rivolte ad uno dei due ladroni crocifissi con Lui prima di morire e ci rivelano la Sua regalità. In una morte che non ha nulla di regale: crocifisso, insultato, deriso e preso in giro da tutti, Lui rimane in silenzio e ci dimostra il Suo amore per noi fino in fondo, perdonando tutti ma lasciandoci comunque la libertà di scegliere di accettare o meno questo amore. Ci dimostra che il Suo unico scopo, l’unica cosa che può realmente renderLo felice, è saperci felici a nostra volta: se rimaniamo vicini a Lui, saremo con Lui in Paradiso già su questa Terra e proseguiremo per l’eternità nei Cieli. Anche questa catechesi è terminata con un momento di riflessione personale e la recita dei Vespri nel Santuario del Crocifisso, dove abbiamo anche avuto modo di festeggiare i rinnovi della propria professione religiosa dei Figli dell’Amore Misericordioso e il rinnovo delle promesse dei Laici dell’Amore Misericordioso. Per tutto il pomeriggio abbiamo avuto la possibilità di confessarci e avere dei colloqui personali con gli animatori che ci seguivano: è bello avere la possibilità di confrontarsi con persone che hanno già incontrato Cristo nella propria vita e che con la loro presenza vogliono testimoniare il loro incontro. Dopo cena siamo tornati nella Cappella del Crocifisso dove abbiamo terminato la nostra giornata con un’adorazione eucaristica: è stata l’occasione per sperimentare, in un modo più concreto, tutte le parole ascoltate inerenti alla Croce e viverci un po’ più da vicino quella sofferenza di cui Gesù si è fatto carico per amore nostro.

Il giorno seguente le canzoni di Don Mimo ci hanno svegliato alla stessa ora del sabato. Doccia, giornata offerta con le Lodi tutti insieme, una buona colazione e via, per proseguire il nostro viaggio con l’ultima delle tre parole preparate per noi: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). Le ultime parole di Gesù prima di morire sono parole di affetto nei confronti del Padre: gli fa sapere che sta arrivando da Lui e gli affida il Suo Spirito con la certezza che non possa trovare riposo se non in Lui. “Detto questo spirò”. Fino all’ultimo momento Gesù ci dimostra il Suo amore per noi e, nel momento della Sua morte, ci consegna il Suo Spirito per permetterci di seguirLo, amarLo ed essere felici con Lui, aprendo a tutti la possibilità di andare in Paradiso, con il Suo aiuto. Anche l’ultima catechesi si è conclusa con una riflessione personale. In seguito abbiamo avuto modo di condividere la Parola che ci è rimasta più impressa e il momento più bello vissuto durante i tre giorni, in una condivisione di gruppo che ha preceduto la celebrazione della Santa Messa e un ultimo pasto condiviso insieme. 

Dopo aver salutato tutti, ognuno di noi si è rincamminato verso casa con la consapevolezza che il nostro viaggio, in realtà, non è finito con il pranzo ma che inizia proprio in quel momento: viverci la nostra quotidianità imparando ad amare le persone che incontriamo come Lui ha fatto con noi.

Luca Ildebrando

UNA MISMA FAMILIA, segno profetico nella Chiesa e nel mondo. XXI Assemblea SDFAM (14-18 novembre)

Finalmente, dopo la sofferta e forzata interruzione di due anni, a motivo della pandemia del Covid -19, dal 14 al 18 novembre, si è svolta a Collevalenza la XXIª Assemblea SDFAM-FAM: “Camminiamo insieme uniti come una pigna”. Nello spirito delle origini, in comunione con la Chiesa universale che sta vivendo l’esperienza del Sinodo, sulla scia dell’XI Capitolo Generale FAM (gennaio 2022), sono stati approfonditi i temi del camminare insieme uniti a Cristo: “Profeti della vita interiore per conformarci all’Amore Misericordioso” (mons. Domenico Cancian); come famiglia carismatica: “La convivialità delle differenze: luci e ombre” (D. Ruggero Ramella, sdfam); con i sacerdoti: “La fraternità: una profezia scomoda” (D. Angelo Spilla, sdfam); con i giovani: “L’emergenza educativa nel cambiamento d’epoca” (D. Beniamino Nuzzo, sdfam)

Gradita e arricchente è stata la partecipazione e la testimonianza dei vescovi emeriti in servizio pastorale presso il Santuario dell’Amore Misericordioso, mons. Mario Ceccobelli e Mons. Domenico Cancian. Ai partecipanti “italiani” si sono uniti altri: P. Miguel Ternero con il fratello Fr. Luis Alberto, P. Miguel Riesco e  D. Edison, venuti dalla Spagna, e i religiosi indiani e peruviani che da pochi giorni hanno iniziato l’anno didattico-formativo-congregazionale al Santuario di Collevalenza. Nel corso dell’assemblea si sono succeduti momenti di incontro, di preghiera liturgica, di fraternità, di convivialità anche con le nostre sorelle EAM, nella cena festosa a conclusione di un’interessante visita guidata a Perugia.

La comunione con Gesù e tra di noi ci ha riempito di gioia e di rinnovato fervore, dando visibilità di “quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme“ (Sal 133,1), per raccontarsi al mondo ed essere “una misma familia”. Questa identità peculiare ci è stata trasmessa dalla nostra Madre Speranza come una preziosa eredità. È una realtà fondazionale che nel pellegrinaggio terreno, in comunione con la Chiesa e per rinnovare il mondo, deve permanere nel tempo e nello spazio e accompagnare la nostra crescita, rafforzando e accrescendo il senso di appartenenza. Una sola famiglia, una stessa Madre, uno stesso carisma, una stessa spiritualità, una stessa missione di fondo, che poi si differenzia nelle missioni specifiche, un vero amore fraterno coltivato con il rispetto reciproco. Secondo papa Francesco, infatti, “l’unità si fa camminando, per ricordare che quando camminiamo insieme, cioè ci incontriamo come fratelli, preghiamo insieme, collaboriamo insieme nell’annuncio del vangelo e nel servizio agli ultimi, siamo già uniti”.

Se tutti insieme, ciascuno per la sua originale e preziosa parte, saremo uniti come una forte pigna, tenderemo alla misura alta della vita cristiana che è la santità, non solo daremo gloria al Signore, ma anche faremo il bene alle persone che entrano in contatto con noi.

Oggi, noi “Famiglia dell’Amore Misericordioso” abbiamo la responsabilità di mantenere vivo e in crescita questo “albero”, come la Madre amava chiamare la nostra Famiglia, perché produca frutti e non solo foglie. Certamente siamo un segno profetico per la Chiesa e per il mondo d’oggi… una profezia scomoda… come si è detto nell’assemblea. È una grande sfida a cui tutti FAM, SDFAM, EAM, LAM siamo chiamati a rispondere con la propria vita concreta.

In che consiste la profezia della vita interiore? S. Gregorio Magno, biografo di s. Benedetto, ha scritto due parole per definirlo: “Secum vivebat” (viveva con sé). Cioè era un uomo raccolto nella vita interiore. Tutto si gioca qui: nel rimanere o no legati a Gesù, nel dimorare o no in Lui. Rimanere in Lui, come il tralcio alla vite, significa accogliere la sua vita, il suo pensiero, il suo amore. Non è facile essere uomini e donne raccolti, consistenti, però quando si incontra una persona radicata, spirituale, quella persona diventa una promessa, una profezia. I nostri legami devono essere quelli dei tralci nella vite. Dobbiamo essere persone radicate in Cristo, persone spirituali che entrano nel mondo come una promessa, una profezia della vita interiore. Soltanto gli assidui frequentatori del mistero di Dio sono raffinati interpreti del mistero dell’uomo. E’ indispensabile essere degli oranti per poter ascoltare il dramma dell’umanità, come ci ha insegnato la Madre Speranza, e l’umanità cerca questo tipo di ascoltatori, che annunciano e vivono una fraternità nello spirito e nello stile del vangelo.

Oggi la parola fraternità rischia di essere ricondotta sempre più ad una evanescenza sentimentale. Dobbiamo ricollocarci dentro spazi riconoscibili di famiglia, di fraternità vissuta, perché “da questo vi riconosceranno” (Gv 13,35); una fraternità vissuta in cui ci si prende cura l’uno dell’altro. Lo Spirito dice di non ghettizzare le nostre vocazioni all’Amore Misericordioso, come suore, religiosi, preti, laici, ma di creare veri percorsi di umanizzazione, di reciprocità, di cura dell’altro. Da ciò deriva “l’importanza di offrire questo segno della nostra identità carismatica, a una società caratterizzata da relazioni frammentate e occasionali, dove l’istituzione familiare, struttura portante della stessa società, sta attraversando una crisi profonda” (cfr Doc. XI Capitolo Generale FAM 2022, cap. IV)

In un tempo nel quale l’uomo è solo, “senza Dio”, “senza se stesso” e “senza l’altro”, la fraternità è delegittimata, quasi un gioco a perdere. Una forma debole di legame, che serve solo a tenere buoni gli oppressi e i diseredati.

Contro la fraternità, come ha ricordato papa Francesco, in vari discorsi e catechesi, remano tre forme di vita che condizionano anche i presbiteri: il narcisismo (tutto il mondo gira intorno al mio io, sia esso psicologico o spirituale), il consumismo (tutto è mercificato e scambiabile anche a livello religioso), il cinismo (mancanza di empatia e insensibilità al dolore altrui). Tre stili di vita che generano un clima di indifferenza e spesso anche competizione in una logica di sopraffazione. In questo contesto viene da chiedersi in che senso la fraternità costituisca una sorta di “profezia” per il nostro tempo. In un quadro culturale caratterizzato dai legami liquidi, è chiaro che la fraternità si presenta come una proposta oscena, scomoda, ardua. Una mera utopia, uno scandalo, una proposta debole che, nonostante tutto, in mezzo a tante peripezie, rafforza la convinzione di chi la pratica.

Un’altra sfida viene, e ci sollecita nell’attuale contesto culturale, a proposito della pastorale giovanile e vocazionale: l’emergenza educativa nel cambiamento d’epoca. I giovani di oggi devono affrontare sfide enormi: l’incertezza delle relazioni nell’era digitale, la diminuzione delle opportunità di lavoro, la crescita della violenza politica, la discriminazione, il degrado dell’ambiente. Tutto questo rende difficile per loro trovare una strada per costruire relazioni personali e familiari di sostegno, basate su solide basi spirituali ed economiche. Incontrando Gesù, i giovani possono trovare la via della realizzazione più profonda. Il Sinodo del 2018 sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale ha riconosciuto per loro e ha stimolato il mondo degli adulti a considerare l’importanza di assumere la prospettiva dei giovani. Siamo al loro fianco. Con loro intravediamo il futuro. Camminiamo con loro per percepire e discernere dove lo Spirito guida il nostro mondo e la nostra Chiesa. L’accompagnamento dei giovani ci mette sulla via della conversione; richiede un nuovo modo di vivere nella famiglia carismatica, un modo più coerente, più personale, più aperto, più evangelico.

Pertanto, anche nell’ambito di questa XXI Assemblea, è stata ribadita la convinzione che il futuro e il rinnovamento della Congregazione dipendono dalla qualità della formazione dei suoi membri. (Cfr. Cost. art. 77). Tale formazione è da intendere come conversione permanente alla Parola di Dio, riferimento di ogni nostro pensiero e di ogni nostra azione; agli scritti della Madre Speranza, alle Costituzioni, alle decisioni capitolari, regola del nostro camminare insieme, uniti come una pigna al servizio del clero diocesano e dei poveri; all’ascolto del popolo di Dio, le cui gioie e speranze, tristezze e angosce devono trovare eco nel nostro cuore di discepoli per far sentire ad ogni fratello e sorella la tenera carezza dell’Amore Misericordioso.

Don Beniamino Nuzzo, SDFAM

Finalmente, LA CONGREGAZIONE EAM HA VINTO il covid-19!

Può sembrare un titolo strano ma è stato così. Da più o meno, febbraio 2019, dovevamo aver aperto una piccola comunità in Lakshmipuran (Andhra Pradesh). L’intruso covid-19 mandò tutto in aria… si chiudeva Nagamalai (Tamil Nadu) e già avevamo cominciato a raccogliere varie cose utili per la nuova casa e comunità. Alt!! Tutto chiuso e tutto fermo. L’unica cosa raccomandata era fare la massima attenzione per evitare la visita del temuto virus e nel caso di qualche sospetto, risultare sempre “negativo”!
Quasi ci eravamo dimenticate del progetto Andhra Pradesh… Ma non il Vescovo di Vijayawada e neanche le Superiore della Congregazione che avevano fatto accordi e bozze di contratto, anche in carta ufficiale. Pian pianino il virus si è indebolito e contemporaneamente aumentava il desiderio di portare a termine la sospesa e benedetta fondazione. Anche nel XIII Capitolo generale della Congregazione, febbraio 2022, si è parlato di questo tema e si sono aperti spiragli di pronta realizzazione. E così, a rimboccassi la mente, il cuore e le mani per procedere al doppio lavoro: chiudere Nagamalai in Tamil Nadu, e aprire in Andhra Pradesh, Lakshmipuram. Urgente lasciare da parte nostalgie e pareri vari per buttarci decisamente a qualcosa di sconosciuto, quasi come un punto interrogativo.

Sr. Jalaja ed io, organizziamo un viaggio esplorativo per constatare se la casa che doveva alloggiare le suore rispondeva alla dignità che merita una comunità di persone consacrate. In questo viaggio interminabile ci accompagnarono con la macchina P. Miguel Ternero fam e P. Byju Alphonse fam, affrontando 1.050 kilometri fino a Vijayawada, la città più importante e vicina alla nuova fondazione, dove il Vescovo ci procurò vitto e alloggio. La mattina seguente, con altre due ore e mezza di macchina, siamo arrivate alla nostra destinazione: Lakshmipuram. Tutto per
amore!! All for love!!
Ci attendeva il Parroco P. Philomen, che aveva tanto lavorato per avere una comunità di Suore nella sua Parrocchia e adesso che stava per realizzarsi il suo sogno, lui è stato trasferito in un’altra parrocchia … questi sono a volte gli scherzetti di Dio… Per nostra sorpresa e piacere il fabbricato per la comunità, ancora completamente spoglio, ci ha soddisfatto e piaciuto. Adesso sì che non c’era alternativa: fissata l’inaugurazione e benedizione della casa e comunità con il Vescovo di Vijayawada per il 2 luglio, il resto era darsi da fare sul serio per una buona organizzazione affinché tutto fosse pronto: da una parte la chiusura della comunità in Nagamalai e in seguito la nuova apertura a Lakshmipuram.

Finito di raccogliere tutto non rimaneva altro che affrontare il viaggio, dopo aver salutato il parroco, le suore e tanti amici e bambini che ci hanno voluto tanto bene come pure noi a loro… Il 29 sera con le tre scelte sorelle per la nuova comunità in Lakshmipuram: Sr. Seema, Sr. Soumya e Sr. Anuradha, abbiamo avuto la cena nel seminario FAM e loro stessi ci hanno accompagnate alla stazione. Con le suore siamo andate Sr. Jalaja ed io. Questa volta il viaggio l’abbiamo fatto in treno che, con 17 ore, con tutto il nostro bagaglio ci ha scaricate a Vijayawada. Dopo, la gentilezza di P. Bunga Suresh, con la sua macchina, ci ha fatto arrivare a Laksmipuram dove già ci stava aspettando il nuovo Parroco, P. Bernard, che ci ha accolte nella casa parrocchiale per ben due giorni dove abbiamo mangiato e ci siamo arrangiate per dormire e per l’igiene personale…

Impressionante la generosità delle persone, giovani e bambini che il giorno 30 tutti hanno trovato qualcosa da fare in tema di pulizia perché, il giorno dopo, le varie stanze fossero dignitose per l’inaugurazione e la benedizione. Il primo luglio arriva il camion trasporti con tutto il ben di Dio utile per la casa: dal frigo, la lavatrice, ai secchi e stracci per pulire, con speciale attenzione al tabernacolo, all’ostensorio e alle immagini di Gesù, la Madonna, la Beata Madre Speranza.
Siccome la casa è stata una scuola elementare a due piani, il primo è destinato alla comunità; il pianterreno aveva ancora l’allestimento della scuola, banchi, sedie… che si doveva pure pulire e preparare per la Messa e benedizione del giorno 2 con il Vescovo. Altro lavoro che in un paio di ore i nostri instancabili amici trasformarono in una bella sala. Loro esprimono anche senza
parole la gioia di avere finalmente una comunità di Suore nel loro villaggio. Solo Sr. Anuradha parla telugu; le altre ci arrangiamo a farci capire con l’inglese, sorrisi, gesti vari…

Arriva il giorno 2 di luglio, sabato. Tutto è pronto per l’arrivo del Vescovo: accoglienza, decorazione, gente che lo attende sulla strada. Allo stile della zona, dalla strada fino alla sala della celebrazione c’è una specie di tappeto sul quale noi cinque dovevamo avanzare davanti al Vescovo. Prima con tanto di applausi ci mettono una collana di fiori naturali al collo che, accipicchia come pesava, e un mantello sulle spalle; nell’avanzare alcune persone gettavano petali di fiori… tutti segni di speciale accoglienza e benvenuto. La suddetta aula di scuola, trasformata in cappella, si riempie di gente, bambini e giovani, vari sacerdoti, tutto in un ambiente festivo e allo stesso tempo curioso di vedere queste suore che vengono a vivere nel loro villaggio.

Il Vescovo celebra la Messa in telugu. Dal primo momento si è dimostrato accogliente e contento di avere la nostra Congregazione nella sua diocesi. Molto vicino, affabile, proprio
come un padre e fratello. Finita la Messa ci è stato l’immancabile tempo per le foto, che tanto piacciono a quasi tutti gli indiani… Dopo è arrivato il momento della benedizione della
casa; entrata solenne nella parte delle suore cominciando con tagliare il nastro dell’ingresso che il Vescovo ha voluto lo facesse io, lui accanto a me e la nuova Superiora Sr. Seema. Lui ha benedetto stanza per stanza; anche i bagni li ha voluti benedire e forse anche vedere… chi lo sa!
Momento bellissimo e forse anche emozionante quando ha deposto l’Eucaristia nel tabernacolo. Sappiamo quanto la nostra Beata Madre Speranza voleva che la prima cosa che si doveva fare in una nuova comunità era avere Gesù eucaristia nella casa. E così è stato, Madre! Prima di pranzare abbiamo destinato un momento alle firme del contratto stabilito
tra la Diocesi e la Congregazione da parte del Vescovo e dei testimoni. Alcuni sacerdoti, con senso dell’umore, hanno detto di non conoscere il testo ma che si fidavano pienamente del Vescovo… Molta allegria e spontaneità. Poi allegria nel pranzo per tutta la gente. Il Vescovo con i sacerdoti hanno rinnovato la cosiddetta sala da pranzo che nel nostro caso è un corridoio luminoso che offre una panoramica esterna da ristorante elegante… Abbiamo pensato sia quasi urgente mettere delle tendine perché anche da fuori possono vederci…

Quando già siamo rimaste da sole, ci siamo guardate in faccia quasi senza capire bene da dove dovevamo cominciare a mettere ogni cosa nel posto appropriato; ovunque si
vedevano scatoloni e arnesi vari in attesa della nostra attenzione. II giovane Parroco, P. Bernard, prima volta che ha questo incarico, ha pensato alla nostra cena e anche alla colazione del
giorno dopo. Un prete gioioso, solare, attento, che arriva a capire benissimo i bisogni della piccola comunità e si offre a darci una mano. Questo giorno 2 già abbiamo dormito nella
nostra casa… Il giorno 3, dopo la Messa della domenica, sono arrivati elettricisti, falegnami, idraulici per connettere gas, lavatrice, batterie industriali, tv… mettere sbarre per asciugamani, tendine, chiodi per orologi e quelle altre cose che aiutano a vivere in una casa senza lusso ma dignitosa, ordinata e pulita.

Alla chiesa si arriva in 4 o 5 minuti. La mattinata è stata dedita ad organizzare il tutto; specie in cucina Sr. Soumya e Sr. Anuradha hanno fatto le loro delizie per trovare posto per tanti barattoli, pentole, macchinari… Nel pomeriggio P. Bernard ci ha accompagnato a Beemavaram, lontano 20 kilometri, dove c’è un gran negozio di quasi tutto. L’acquisto di cose necessarie, specie alimenti ci è stato molto utile. La sera dopo cena, ci siamo trattenute insieme per ascoltare e condividere aspetti opportuni per riuscire ad essere in questo villaggio un segno visibile dell’Amore Misericordioso con la nostra testimonianza di unione fraterna e la nostra gioiosa fedeltà alla vocazione ricevuta. Il 4 in mattinata abbiamo ancora continuato con la sistemazione di camere ed altro. Ma era il giorno della partenza di Sr. Jalaja e mia… Non si nascondeva nei volti la pena del distacco e non sono mancate le lacrime nel saluto finale. Anche un gruppo di persone, giovani e bambini sono venuti a salutarci prima di entrare nella macchina di P. Bernard che ci portava a Vijayawada per riprendere il viaggio di ritorno a Madurai.

Sintesi di questo breve diario dell’apertura di Lakshmipuram: un grande ringraziamento a Dio che ci ha guidato in questa nuova presenza della Famiglia Amore Misericordioso, chiedendo allo stesso tempo la luce dello Spirito, la protezione delle due Mamme del cielo: Maria Mediatrice e la Beata Speranza di Gesù perché la nostra umile presenza parli a tutti dell’amore misericordioso di Dio e un po’ alla volta susciti vocazioni per le due Congregazioni. Grazie Eccellenza per averci accolto nella sua Diocesi, grazie a P. Philemon, P. Bernard e a tutti i bambini, giovani e parrocchiani che ci avete accettato fin dal primo momento con tanta gioia e amore. Il Signore benedica la nostra nuova comunità tra di voi, con l’augurio che tutti insieme riusciamo a dare tanta gloria a Dio ciascuno nel proprio servizio e missione.

Sr. Maria Luisa Alvarez, eam

Convegno Nazionale LAM: “IL CORAGGIO DI ESSERE SANTI OGGI”

ORDINAZIONE PRESBITERALE di p. Lenin Milton Castro Mendieta FAM

PROGETTO GIOVANI anno 2022-2023

ORDINAZIONE SACERDOTALE P. Lenin Milton Castro Mendieta FAM

L’INCONTRO di Madre Speranza con Teresa di Gesù Bambino

LASCIAMOCI TOCCARE dall’infinita misericordia di Dio

DON MAURIZIO BUSETTI: novello sacerdote diocesano Figlio dell’Amore Misericordioso

LA VOCAZIONE dell’Amore Misericordioso alla VITA CONSACRATA

I Figli dell’Amore Misericordioso festeggiano i 71 ANNI DI FONDAZIONE

Fr. ROSARIO MARINO fam: a pochi giorni dalla consacrazione definitiva tra i Figli dell’Amore Misericordioso

LA MISERICORDIA con gli occhi di san Francesco e della beata Madre Speranza

Professioni perpetue EAM-FAM agosto 2022

Il mese di agosto sarà ricco di eventi e di benedizione da parte del Signore, il quale ci concederà la grazia di accompagnare tre giovani, un confratello e due consorelle, alla loro completa donazione all’interno della Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso.

Sr. Christelle Mindanda EAM professarà i voti perpetui SABATO 13 AGOSTO 2022 alle ore 18:00 presso il Santuário Cristo amor Misericordioso di Mogi das Cruzes (Brasile).

Fr. Rosario Marino FAM professerà i voti perpetui LUNEDÍ 15 AGOSTO 2022 alle ore 11:30 presso il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Italia).

Sr. Eliane Lima EAM professerà i suoi voti perpetui SABATO 20 AGOSTO 2022 alle ore 19:30 presso la Parrocchia Santo Inácio de Loyola di Lupércio (Brasile).

Accompagnamo con la preghiera costante questi nostri fratelli verso la loro consacrazione definitiva a Cristo, quale unico bene della loro vita. Siamo essi un dono fecondo e una testimonianza perenne per la Congregazione dei Figli e per la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e per la Chiesa intera!

CORSO PER GIOVANI OVER 18 (Gesù in persona camminava con loro – Lc 24,15)

2014 – 31 Maggio – 2022: 8° ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE

DIRETTE TV dalla Basilica del Santuario dell’Amore Misericordioso

CAMMINATA DELLA SPERANZA

Fr. LENIN MILTON CASTRO MENDIETA: novello diacono Figlio dell’Amore Misericordioso

P. MASSIMO TOFANI: novello presbitero tra i Figli dell’Amore Misericordioso

Ordinazione Presbiterale di P. Massimo Tofani FAM

#6 IL VOLTO DELLA MISERICORDIA: il centurione ai piedi della croce

#3 IL VOLTO DELLA MISERICORDIA: il comandamento nuovo dell’amore

La FAMIGLIA DELL’AMORE MISERICORDIOSO in Udienza da Papa Francesco

BEATA SPERANZA DI GESÙ: portinaia di coloro che soffrono

Sui passi di MADRE SPERANZA

Festa liturgica: BEATA SPERANZA DI GESÚ

L’ULTIMO GIORNO DI SETTEMBRE- 128° anno dalla nascita della Beata Speranza di Gesù

Stamattina, in questo ultimo giorno di settembre, mentre aspettavo l’autobus per andare in università, non potevo fare a meno di guardare gli alberi che mi stavano di fronte. Mentre li guardavo mi sono accorto che iniziavano a perdere le foglie e si preparano ad affrontare l’inverno, entrando come in un letargo che assume più il sapore di una morte apparente che il gusto frizzante della vita. Mentre continuavo ad osservali non potevo fare a meno che pensare alla gioia che questo giorno rappresenta per noi Figli, Ancelle e Laici della Famiglia dell’Amore Misericordioso: Madre Speranza nacque proprio in questo stesso giorno (30 Settembre) del 1893, 128 anni fa. Preso dai miei pensieri, non ho potuto fare a meno di paragonare la sua vita con il mistero della natura sul quale i miei occhi e la mia mente si erano soffermati, quasi come se fossi stato ipnotizzato. Il mio pensiero correva veloce e accostava l’autunno alla prima parte della sua vita, ovvero fino alla fondazione della Congregazione delle Ancelle. Pensavo al periodo della sua infanzia e giovinezza, età nella quale la Madre avrebbe conosciuto nel suo intimo una sensibilità nelle cose del Signore con l’incredibile vicenda della prima comunione “rubata” agli otto anni o il misterioso incontro con Santa Teresa di Gesù Bambino col suo messaggio criptico nel continuare la sua stessa missione e diffondere in tutto il mondo la devozione all’Amore Misericordioso del Signore.

Il mio pensare mi ha portato ad accennare anche a qualche sorriso, nel momento in cui mi si sono riaffiorati alcuni episodi curiosi e simpatici raccontatimi su Madre Speranza, come quando mise il fratellino in un tronco pieno di formiche o quando versò la minestra nella scarpa per non mangiarla perché proprio non le piaceva. Di questo primo periodo fanno parte il suo ingresso nelle Figlie del Calvario e il lungo periodo che trascorse con le religiose di Maria Immacolata, probabilmente uno dei più difficili e travagliati momenti della sua vita. Forse il Signore la stava preparando per affrontare il lungo inverno che da lì a poco si sarebbe presentato, rigido, duro ma affrontato con la fermezza che acquisiva dalla relazione intima con il “buen Jesus”, come lei lo chiamava. Egli le avrebbe dato la possibilità di avere un boost di novità tale che da quell’albero potessero nascere tanti frutti, persone che attraverso la loro storia ci hanno raccontato e ci continueranno a raccontare di quel Padre che non è “offeso per le ingratitudini dei suoi figli, ma è un Padre pieno di bontà che cerca con tutti i mezzi di confortare, aiutare e rendere felici i propri figli, e che li segue e li cerca con amore instancabile, come se Lui non potesse essere felice senza di loro”.

Ecco, in quel momento arriva il mio autobus, mi accingo a salire e a prendere posto. Non posso fare  a meno di dire il mio grazie alla Beata Speranza di Gesù, per il grande messaggio della quale si è fatta discepola, messaggio che Dio ha voluto donarci attraverso la sua persona. Lei, tale carisma, non  solo lo ha incarnato ed annunciato, ma ha saputo renderlo accessibile a tutti coloro che, in un modo o in un altro, si imbattono nella sua storia o nelle opere da lei realizzate, di cui il Santuario rappresenta la perla preziosa da cui tutto può ricominciare, come la primavera dopo un lungo  inverno.

fr. Rosario Marino FAM

7° ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE DI MADRE SPERANZA DI GESU’

8 MAGGIO: Festa di Maria Mediatrice e Rinnovo voti FAM