IL PRANZO DEI POVERI: icona natalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso
Fin dai primi anni di vita religiosa il Signore le fa comprendere che i poveri e le loro necessità sono un criterio di discernimento. L’episodio del Natale 1927, nella casa di Madrid dove si trovava lo testimonia. Madre Speranza desiderava, in quella festa, dare da mangiare ad un numero grande di poveri e nonostante avesse potuto acquistare cibo per sole due o tre persone esso divenne sufficiente a sfamarne circa 400 tra uomini e donne. Ma quando arrivò la padrona di casa fu rimproverata duramente perché i poveri sporcavano tutto. La Madre, molto addolorata ricorse al Signore ed Egli le disse: ” Speranza, dove non possono entrare i poveri non entrare neppure tu. Fuori da questa casa” (El pan 21, 918; Esortazioni 15.8.1966).
Ci si può chiedere quale stile di vita Madre Speranza assume verso i poveri? Sorprendente. Si sente madre, responsabile del male che potrebbero fare, prova profonda empatia, non si separa da loro, rifugge dal ricco, vive povera ed umile, come serva ed ancella, si butta nel lavoro e nel sacrificio a loro favore, li accoglie come membri della famiglia.
Sull’esempio e lo stile testimoniato da Madre Speranza, ancora oggi, ed in particolare in occasione del Santo Natale appena trascorso, le Ancelle dell’Amore Misericordioso della comunità di Roma – quartiere Casilino, hanno organizzato un giorno di festa e di condivisione con i tanti poveri che vivono nel loro quartiere e non solo: il pranzo dei poveri è l’icona natalizia delle Ancelle dell’Amore Misericordioso.
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