Il CENTRO SPERANZA di Fratta Todina si appresta a compiere 40 ANNI
Ogni carisma di vita consacrata è suscitato dallo Spirito Santo, in una epoca, per rendere vivo il Vangelo perché sia vissuto con radicalità e attuato ogni giorno concretamente.
La comunità delle Ancelle dell’Amore Misericordioso risiede, dal 1948, nel centro storico del paese di Fratta Todina (PG), presso “Palazzo Altieri”, un edificio antico del 1600. La comunità ha tre specifiche attività in sintonia con il carisma: Scuola dell’Infanzia e Asilo Nido, Servizio riabilitativo ed educativo diurno e ambulatoriale per persone con disabilità e attività in Parrocchia. L’invito a stare sempre dalla parte dei piccoli che si traduce in una accoglienza verso chi è escluso e indifeso viene trasformata in “preferenza”, che sta evangelicamente nel “prediligere” i bambini, i deboli, i poveri, gli umili, i sofferenti, i più bisognosi. Attingendo forza da queste parole: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”, possiamo dire che “il servizio più alto che si può dare a una persona è di farla diventare ciò che è”; ” il servizio per eccellenza”.
Guidate dalla testimonianza luminosa della nostra Madre Fondatrice, la Beata Madre Speranza Alhama Valera, siamo chiamate a vivere, come sottolinea Papa Francesco, il presente con passione […] Ciò significa che in una società dello scontro, della sopraffazione sui più deboli, delle disuguaglianze, siamo chiamati ad offrire un modello concreto di comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni persona e della condivisione del dono di cui ognuno è portatore, permetta di vivere […] la mistica dell’incontro. La Beata Speranza ha incontrato, incarnato e testimoniato l’Amore e la Misericordia di Dio. Un Dio che ama con tenerezza ogni uomo senza fare distinzioni.
Nel corso della sua vita, esprimeva il desiderio di poter realizzare, proprio nella Casa di Fratta Todina (PG), un’opera in grado di accogliere e curare bambini e ragazzi con disabilità insieme alle loro famiglie. Il desiderio della Madre inizia la via della realizzazione e così nel settembre del 1984, presso il Palazzo Altieri di Fratta Todina, prende avvio un Centro Diurno e Ambulatoriale Riabilitativo ed Educativo per persone con disabilità medio, gravi e gravissime. Oggi il Centro Speranza è una struttura sanitaria accreditata per l’erogazione di prestazioni riabilitative, socio-riabilitative ed educative in convenzione con le Usl dell’Umbria e in regime privato. Il Centro Speranza si appresta così a compiere 40 anni. Un compleanno che festeggerà il prossimo 17 settembre 2024 e che sarà preceduto da una serie di eventi che si terranno fino a fine anno.
Nel corso di questi 40 anni, abbiamo assistito ad una evoluzione e ad un recepimento sul significato che la nostra Fondatrice intendeva e voleva dare: “l’amore incondizionato per chi si trova nel bisogno, per chi soffre.” Il principio ispiratore del nostro Servizio è il VALORE PRIMARIO DELLA PERSONA UMANA in tutte le sue espressioni.
Le persone con disabilità, nel nostro mondo efficientistico, sono considerate povere, non in termine evangelico, perché non hanno gli strumenti umani per correre e competere con chi usa la vita per possedere, per apparire, per fare. Ma la novità del Vangelo della misericordia rivela il valore unico e inestimabile di queste creature: Gesù li proclama “beati”, perché il Padre riserva loro un amore preferenziale e gratuito, un’attenzione e una tenerezza speciale. Se questo è l’amore di Dio per loro, quanto deve cambiare il nostro modo di pensare e di guardare a chi è mio prossimo.
La loro presenza al Centro Speranza, nella nostra comunità religiosa e parrocchiale, tiene viva una visione della vita umana che spesso ci sfugge: “la vita come dono gratuito, come servizio, gioia di amare e di essere amati”.
Insieme ai nostri collaboratori laici vogliamo essere in questa Chiesa locale espressione dell’amore e della tenerezza di Dio che non abbandona mai le sue creature, privilegiando i più poveri: “Gesù ama svisceratamente l’uomo, altrettanto dobbiamo fare noi […] L’uomo, il più miserabile e perfino il più abbandonato è amato con immensa tenerezza da Gesù, che gli è Padre e tenera Madre” (M. Speranza).
Sr. Graziella Bazzo, EAM