EAM Vazzola

La Casa di soggiorno “F.lli Eliseo e Pietro Mozzetti” è situata al centro del Comune di Vazzola, in provincia di Treviso, circa 10 Km a sud di Conegliano ed è dotata di un ampio parco verde. La nostra Comunità è costituita attualmente da tre Ancelle dell’Amore Misericordioso, che operano insieme al personale laico.

Nel 1953 la nostra Madre Fondatrice, Madre Speranza di Gesù, ricevette una lettera dal Vicario generale della diocesi di Vittorio Veneto, il quale le chiedeva la presenza di alcune suore affinché si occupassero di una Casa di riposo per anziani a Vazzola (TV).  Madre Speranza, con il Governo generale, decise di accettare la proposta di questa fondazione e il 18 gennaio 1954 fu accolta nella casa la prima anziana. Nei primi anni la Comunità, composta da cinque suore, prestò il suo servizio a 30 anziani ma, con il passare degli anni, dato il crescente numero di anziani che chiedevano di entrare nella struttura e le nuove e mutate esigenze di vita degli ospiti, fu necessario un intervento per modificare e rendere più ampia e confortevole la Casa. Si procedette, quindi, all’ampliamento e alla ristrutturazione dei locali, la cui inaugurazione ebbe luogo il 4 aprile 1971. Un altro consistente intervento fu eseguito nel 1976, con la costruzione di una nuova ala che portò la capienza della Casa a circa 100 posti letto e creò anche alcuni nuovi spazi comuni. Fu allora necessario aumentare la presenza numerica delle suore fino ad otto.

Dal 2005 l’Ente cura il Servizio di assistenza domiciliare per conto del Comune di Vazzola: è stato questo il primo ma significativo segno d’apertura della Casa al territorio e ai nuovi bisogni emergenti della popolazione anziana.

Nel 2009, la ricerca continua di una sempre migliore qualità di vita, in risposta alle mutate esigenze degli anziani del territorio, ha comportato importanti cambiamenti nell’organizzazione, nella struttura e nell’immagine esterna della casa. La riorganizzazione dei servizi per nuclei ha determinato la creazione di cinque nuclei, ciascuno dotato di propri spazi comuni (sala da pranzo, soggiorno, ambulatorio, ecc.). Da poco è stata terminata la costruzione di un “Centro diurno” capace di ospitare fino a venti anziani non autosufficienti, e sono in corso i lavori per l’ampliamento della struttura esistente per 13 nuovi posti letto.

Casa “Mozzetti” intende promuovere la cultura della domiciliarità, intesa come dimensione di vita negli spazi all’interno della Casa e potenziare le relazioni interpersonali degli anziani, facilitando il contatto con la comunità locale.

Le famiglie degli anziani ospitati hanno sempre dimostrato di apprezzare molto il rapporto stabilitosi tra questi e le suore, la loro affabilità, la pulizia, l’ordine che regnavano ovunque. Madre Speranza ha visitato per ben tre volte le suore e gli anziani accolti nella struttura e si intratteneva amorevolmente a colloquio con ciascuno di loro. Nel dicembre del 1960 Madre Speranza sembrava stesse per morire e volle che attorno a lei ci fossero numerosi figli e figlie, e chiese che fossero portati anche gli anziani di Vazzola, i quali giunsero a Collevalenza il 17 dicembre 1960: vennero accolti come figli e si trovò loro uno spazio affinché potessero dormire, in quanto la casa del pellegrino non era ancora stata costruita.

Inizialmente le suore si occupavano di tutto: assistenza, pulizia, intrattenimenti con gli anziani, lavanderia, cucina, coltivavano un piccolo orticello con prodotti genuini da portare a tavola, ecc. Dal 1975 venne inserita anche una suora infermiera professionale.

Con il passare degli anni, gli anziani cominciavano a diventare non autosufficienti e si rese necessario inserire qualche persona laica per coadiuvare le suore nell’assistenza globale all’anziano, e così i laici preparati per questo delicato compito sono gradualmente aumentati di numero; non solo, ma è subentrata anche la necessità di inserire professionisti vari, come il fisioterapista, l’educatore, lo psicologo, il logopedista, l’assistente sociale, un coordinatore di tutti i servizi e i coordinatori di nuclei; è aumentato considerevolmente il numero degli infermieri professionali e degli operatori sanitari, s’è aggiunto un medico con più ore di presenza. Le suore, al contrario, sono gradualmente diminuite di numero fino alle tre attuali; insomma gli inizi sono un lontano ricordo. Possiamo dire che ancora oggi la nostra struttura è un fiore all’occhiello della comunità e tutt’ora, come detto sopra, sono in atto radicali cambiamenti strutturali.

La missione con gli anziani è alquanto impegnativa: non è facile, ma molto importante perché ha lo scopo di rendere loro la vita meno dolorosa, la loro solitudine, così pure il peso delle sofferenze fisiche e morali, più sopportabili.

La nostra vita oggi è dominata dalla fretta, dall’agitazione, non raramente dalla nevrosi. È una vita distratta, dimentica degli interrogativi fondamentali sul significato della  vocazione, la dignità, il destino dell’uomo. La terza età è anche l’età della semplicità, della contemplazione. I valori affettivi, morali e religiosi vissuti dagli anziani sono una risorsa indispensabile per l’equilibrio delle società, delle famiglie e delle persone. Essi vanno dal senso di responsabilità all’amicizia, dalla non-ricerca del potere alla prudenza di giudizio, alla pazienza alla saggezza, dall’interiorità al rispetto della creazione, alla edificazione della pace. L’anziano coglie bene la superiorità dell’“essere” sul “fare” e sull’“avere”. La società umana sarà migliore se saprà beneficiare dei carismi della vecchiaia. Noi Ancelle, con lo stile che deriva dal nostro carisma, desideriamo aiutare e accompagnare gli anziani a vivere serenamente da un punto di vista umano e cristiano la loro vecchiaia e il loro passaggio alla “vera” Vita!

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