DUE DESIDERI, UNA UN’UNICA STORIA D’AMORE: Madre Speranza a 130 dalla sua nascita
Oggi 30 settembre, Madre Speranza, compirebbe 130 anni, un tempo questo, dove l’annuncio dell’Amore Misericordioso, quale Dio come Padre Buono, pieno di amore verso le creature, specialmente di quelle più bisognose, ha fatto tanta, tantissima “strada”. Lei, Maria Josefa (questo è il suo nome all’anagrafe), e la sua storia sono qualcosa che ai giorni nostri potrebbe sembrare il copione perfetto degno di una serie tv, con un finale ancora non scritto. Perché? Perché semplicemente non c’è. Ma come ha fatto lo Scrittore di questa storia a realizzarla nella realtà? E da dove ha tratto la sua ispirazione? Sin da piccola la Madre (da ora in poi la chiamerò così), grazie alla sua vivacità e curiosità, ha potuto fare un incontro… e che incontro! Questo cambiò per sempre la sua vita e fu solo il primo di una lunga serie, con cui l’autore ha tessuto la trama della sua narrazione.
A soli 8 anni, per la prima volta, incontrerà Gesù nell’Eucarestia e lo accoglierà nel suo cuore, tutto sarà fatto con la scaltrezza di una piccola “ladra”, perché il desiderio era così grande, da non preoccuparsi delle conseguenze future, ne tantomeno di quelle presenti: lei desiderava solo ricevere il buon Gesù nel suo cuore e lo ha ottenuto nella specie del pane eucaristico. Altro desiderio, quello di diventare una grande santa come Teresa d’Avila, gli darà la forza e il coraggio di intraprendere un cammino che alla fine la condurrà a consacrarsi a Dio. Il desiderio di fare la volontà del suo Amato, la porterà lontana dalla sua terra, a fondare due Congregazioni (di cui una maschile, e questo possiamo considerarlo come uno dei colpi di genio di questo best seller), a costruire un Santuario dedicato all’Amato e al Padre Suo (nonché Padre nostro).
Quest’opera è stata la proposta meravigliosa dell’Autore, a cui la Madre non ha saputo dire di no, dal momento che la sua realizzazione è divenuto anche un suo desiderio, poiché tutte le persone che si recheranno in questo luogo di grazie, avranno la possibilità di poter fare la sua stessa esperienza dell’Amore di Dio. Un Dio che si dona totalmente nel Sacramento della Riconciliazione e nell’acqua del Santuario, occasioni dove Egli si fa trovare in un modo nuovo, intimo. Infine, attraverso il Crocefisso dell’Amore Misericordioso, tutti i pellegrini avranno modo di conoscere il vero volto di Dio.
Volendo rispondere alle domande poste all’inizio: l’Autore ha potuto realizzare questa storia grazie all’incontro di due desideri, quello della Madre di essere unita al buon Gesù, e quello di Dio di voler “essere felice” attraverso l’unione con le sue creature. Questa è la fonte di ispirazione di questa storia.
In occasione della festa in ricordo del giorno in cui è nata la Madre, possiamo fare memoria di tutto questo, o ancor di più: è un “memoriale” che rende presente questa storia ancora non conclusa, dove l’Autore attraverso la figura della Madre ci invita a farne parte.
P. Rosario Marino FAM