Dalla beatificazione di Madre Speranza: UN DECENNIO DI GIOIA E DI SPERANZA

Il 31 maggio 2014 è stato un giorno memorabile per la Chiesa e per i fedeli di tutto il mondo: quel giorno, a Collevalenza, in Umbria, si è celebrata la beatificazione di Madre Speranza di Gesù (Maria Josefa Alhama Valera), un evento che ha suscitato una gioia immensa e ha acceso una speranza profonda per la sua futura canonizzazione. Dieci anni dopo, il 31 maggio 2024, ricordiamo con emozione quel momento straordinario e riflettiamo sull’eredità spirituale che Madre Speranza ci ha lasciato.

La Vita e l’Opera di Madre Speranza

Nata a Santomera, in Spagna, nel 1893, Madre Speranza ha dedicato la sua vita a diffondere il messaggio dell’amore misericordioso di Dio. Fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso, ha eretto per volontà del Buon Gesù il Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza, un luogo che è un centro di pellegrinaggio e di incontro con l’Amore Misericordioso di Dio. La sua missione era chiara e resta chiara ancora oggi nell’attività dei Figli, delle Ancelle e dei Laici dell’Amore Misericordioso: portare la misericordia di Dio a tutti, specialmente ai più bisognosi e ai sofferenti.

La Beatificazione: un giorno di festa

La beatificazione di Madre Speranza è stata celebrata con grande solennità e partecipazione. Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto la cerimonia, che ha visto la presenza di migliaia di fedeli. Tra questi, molti provenivano dalla Spagna, terra natale della Beata, e da numerosi altri paesi, testimoniando l’ampio impatto del suo carisma.

Il Santuario di Collevalenza, ornato a festa, risuonava di canti e preghiere. L’atmosfera era pervasa da una gioia palpabile, con i volti dei presenti illuminati dalla gratitudine e dalla devozione. La beatificazione di Madre Speranza ha rappresentato non solo il riconoscimento delle sue virtù eroiche, ma anche un momento di rinnovata fede per tutti i partecipanti.

Dieci anni di speranza nella sua canonizzazione

Oggi, a dieci anni da quel giorno, la speranza nella canonizzazione di Madre Speranza rimane viva e vibrante. La beatificazione è stato un passo fondamentale, ma il processo verso la santità richiede il riconoscimento di un ulteriore miracolo attribuito alla sua intercessione. I fedeli continuano a pregare con fervore, confidando che Madre Speranza possa essere ufficialmente riconosciuta come santa, un segno ulteriore della presenza dell’amore misericordioso di Dio nel mondo.

L’eredità della Beata Madre Speranza

La sua eredità è profondamente radicata nel cuore della Chiesa e dei fedeli. Le sue Congregazioni continuano a operare instancabilmente, portando avanti la missione di misericordia che lei ha iniziato. Il Santuario di Collevalenza rimane un luogo di pellegrinaggio e di guarigione spirituale, dove migliaia di persone trovano conforto e incontrano il volto di Gesù Amore Misericordioso nell’immagine del Crocefisso.

Le sue parole e le sue opere sono un faro che illumina il cammino di molti, un invito costante a vivere l’amore e la misericordia in modo concreto e quotidiano. Madre Speranza ci ha insegnato che la vera fede si esprime attraverso l’azione, la compassione e il servizio agli altri.

Il decimo anniversario della beatificazione di Madre Speranza di Gesù è un’occasione per riflettere sulla sua vita straordinaria e sul suo impatto duraturo, sul suo rapporto intimo col Buon Gesù e la sua fiducia piena nell’amore di Dio. La gioia di quel 31 maggio 2014 rimane impressa nei cuori dei fedeli, alimentando la speranza nella sua futura canonizzazione. Mentre continuiamo a pregare per questo, celebriamo l’eredità di Madre Speranza, che ci ha mostrato il volto misericordioso di Dio e ci ha invitato a seguirlo con amore e dedizione.