“CON LO SGUARDO VERSO LUI… attirerò tutti a me” (18-20 novembre 2022)

Si è svolto a Collevalenza, dal 18 al 20 novembre, il primo dei quattro incontri dedicati a giovani over 18 desiderosi di fare un incontro e un’esperienza con Gesù Amore Misericordioso. La data scelta dall’equipe di Pastorale giovanile-vocazionale dell’Amore Misericordioso coincideva volontariamente con la festa di Cristo Re, titolare delle due Congregazioni fondate dalla Beata Madre Speranza di Gesù. Sarà Luca, originario di Roma, a raccontarci e testimoniarci l’esperienza vissuta in questi giorni all’ombra del Santuario dell’Amore Misericordioso.

L’incontro ha avuto inizio venerdì, prima di cena, con l’accoglienza da parte degli organizzatori: salutati i vecchi amici e finite le presentazioni con i nuovi ragazzi, ci siamo trasferiti nella cappella del Roccolo per recitare i vespri e offrire l’esperienza che stava per cominciare al Signore. Dopo cena abbiamo passato la serata giocando a giochi da tavola, aspettando i ragazzi che arrivavano da lontano e approfittando del tempo a nostra disposizione per conoscerci l’un l’altro. Sistemati i letti e docciati, tutti a letto: la sveglia il mattino seguente era fissata per le 07:30.

Il sabato mattina è iniziato con la recita delle Lodi, guidate da Padre Domenico. Offerta la giornata al Signore, siamo scesi a colazione e abbiamo iniziato le attività giornaliere. Il nostro viaggio interiore inizia con una parola molto impattante: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34). Il tema della Croce è sicuramente uno dei temi fondamentali per la nostra vita: Gesù tramite la Croce ci insegna ad amare e ci rivela qual è la chiave della nostra felicità; c’insegna che, alla base dell’amore, c’è il perdono e che senza amore non possiamo essere felici. Se è vero che siamo fatti a sua immagine e somiglianza, allora comprendiamo quanto sia fondamentale imparare a perdonare, gli altri e noi stessi. Ma scopriamo come il perdono non è un qualcosa che può derivare da noi, gente limitata, ma dal Suo amore: abbiamo bisogno di pregare e chiedergli costantemente di perdonarci e darci la forza di perdonare. Proprio dai nostri limiti, quando siamo deboli, impariamo che in realtà siamo forti, in Lui e con Lui. La prima catechesi è terminata con un momento di deserto e di riflessione personale, seguita poi dalla Celebrazione della Santa Messa. Dopo pranzo, e un breve momento di pausa, abbiamo proseguito il nostro viaggio approfondendolo una seconda parola pronunciata da Gesù sulla croce: “In verità io ti dico: oggi con me sarai in Paradiso” (Lc 23,43). Queste parole Gesù le ha rivolte ad uno dei due ladroni crocifissi con Lui prima di morire e ci rivelano la Sua regalità. In una morte che non ha nulla di regale: crocifisso, insultato, deriso e preso in giro da tutti, Lui rimane in silenzio e ci dimostra il Suo amore per noi fino in fondo, perdonando tutti ma lasciandoci comunque la libertà di scegliere di accettare o meno questo amore. Ci dimostra che il Suo unico scopo, l’unica cosa che può realmente renderLo felice, è saperci felici a nostra volta: se rimaniamo vicini a Lui, saremo con Lui in Paradiso già su questa Terra e proseguiremo per l’eternità nei Cieli. Anche questa catechesi è terminata con un momento di riflessione personale e la recita dei Vespri nel Santuario del Crocifisso, dove abbiamo anche avuto modo di festeggiare i rinnovi della propria professione religiosa dei Figli dell’Amore Misericordioso e il rinnovo delle promesse dei Laici dell’Amore Misericordioso. Per tutto il pomeriggio abbiamo avuto la possibilità di confessarci e avere dei colloqui personali con gli animatori che ci seguivano: è bello avere la possibilità di confrontarsi con persone che hanno già incontrato Cristo nella propria vita e che con la loro presenza vogliono testimoniare il loro incontro. Dopo cena siamo tornati nella Cappella del Crocifisso dove abbiamo terminato la nostra giornata con un’adorazione eucaristica: è stata l’occasione per sperimentare, in un modo più concreto, tutte le parole ascoltate inerenti alla Croce e viverci un po’ più da vicino quella sofferenza di cui Gesù si è fatto carico per amore nostro.

Il giorno seguente le canzoni di Don Mimo ci hanno svegliato alla stessa ora del sabato. Doccia, giornata offerta con le Lodi tutti insieme, una buona colazione e via, per proseguire il nostro viaggio con l’ultima delle tre parole preparate per noi: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). Le ultime parole di Gesù prima di morire sono parole di affetto nei confronti del Padre: gli fa sapere che sta arrivando da Lui e gli affida il Suo Spirito con la certezza che non possa trovare riposo se non in Lui. “Detto questo spirò”. Fino all’ultimo momento Gesù ci dimostra il Suo amore per noi e, nel momento della Sua morte, ci consegna il Suo Spirito per permetterci di seguirLo, amarLo ed essere felici con Lui, aprendo a tutti la possibilità di andare in Paradiso, con il Suo aiuto. Anche l’ultima catechesi si è conclusa con una riflessione personale. In seguito abbiamo avuto modo di condividere la Parola che ci è rimasta più impressa e il momento più bello vissuto durante i tre giorni, in una condivisione di gruppo che ha preceduto la celebrazione della Santa Messa e un ultimo pasto condiviso insieme. 

Dopo aver salutato tutti, ognuno di noi si è rincamminato verso casa con la consapevolezza che il nostro viaggio, in realtà, non è finito con il pranzo ma che inizia proprio in quel momento: viverci la nostra quotidianità imparando ad amare le persone che incontriamo come Lui ha fatto con noi.

Luca Ildebrando

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