EAM Collevalenza – Istituto

Ripercorrendo la storia di questa comunità, ci riteniamo fortunate per il grande dono che ci è stato fatto di vivere e svolgere la nostra missione nella “Casa Madre”, dove la nostra Fondatrice, la Beata Madre Speranza, giorno dopo giorno, ha detto in ogni momento il suo fiat: “Ecco la serva del Signore”.

Arrivata a Collevalenza il 18 Agosto 1951 con i tre primi Figli dell’Amore Misericordioso (FAM) e con le quattro suore che avrebbero formato la comunità delle Ancelle (EAM), Madre Speranza è stata accolta da numerosi abitanti del paese. Il Vescovo di Todi benedisse la prima casa dei FAM, ossia la casa parrocchiale, mentre le Suore presero alloggio presso la casa Valentini.

Il giorno dopo Madre Speranza scrisse nel suo Diario:

Oggi, 19 agosto 1951, ho capito che la mia residenza dovrà essere Collevalenza, perché il 14 i primi tre Figli dell’Amore Misericordioso hanno indossato il loro abito religioso.
Il 19, durante la notte, mi sono distratta e il Buon Gesù mi ha detto chiaramente che in questa Collevalenza, dove io non mi rassegno facilmente a restare, è dove devo vivere, svolgendo e organizzando il mio ultimo compito, secondo il Suo desiderio”.

Il Santuario di Collevalenza, destinato a divenire un magnifico e grande complesso, iniziò con la costruzione della casa per le due comunità religiose, nel 1953, da sempre conosciuta come “Istituto”. La comunità è stata inaugurata il 18 Agosto 1953 e, attualmente, è formata da cinque suore.

Il nostro servizio, svolto in collaborazione con i nostri confratelli FAM, è prevalentemente in funzione del Santuario, senza escludere il territorio e la Parrocchia, così come ci esorta la nostra Madre Fondatrice:

Vivete, figli miei, sempre uniti come una forte pigna, uniti sempre per santificarvi, per dare gloria al Signore e per fare il bene alle persone che entrano in contato con voi”.

La nostra accoglienza si concretizza, offrendo ai nostri confratelli il servizio della cucina, sala da pranzo e pulizia degli ambienti comuni. Collaboriamo alle iniziative dei FAM nella loro missione verso i sacerdoti, offrendo il nostro servizio accogliente e premuroso. L’opera che c’impegna maggiormente è quella rivolta ai pellegrini che scelgono di passare una giornata presso il Santuario: fin dall’inizio, la stessa Madre si preoccupava di offrire loro qualcosa da mangiare, un pasto caldo che li avesse ristorati anche dai lunghi viaggi che molti di loro affrontavano. Oggi continuiamo ad offrire lo stesso servizio attraverso un accogliente e spazioso posto di ristoro. Nel servizio è specialmente coinvolto il personale della cucina e del riassetto dei locali, il personale della pulizia delle pentole e dei piatti, ecc., il personale della sala da pranzo dove è possibile consumare un pasto completo e quello della sala “al sacco” dove i pellegrini consumano ciò che portano da casa. Una di noi è ordinariamente impegnata nel sevizio del bar.

Abbiamo cura anche degli ambienti della Madre che vengono sistematicamente visitati dai pellegrini, opportunamente accompagnati dalle guide. Prestiamo la nostra collaborazione nell’assistenza dei pellegrini che fanno l’esperienza dell’immersione nelle piscine dell’Amore Misericordioso, al mantenimento delle Sacrestie, alla Sala Ricordi, ecc.. Riconosciamo che, proprio in questo Santuario, ci è chiesto di proclamare e testimoniare l’Amore Misericordioso attraverso la disponibilità e lo sforzo di vivere un’accoglienza attenta, semplice e serena. Ci sentiamo chiamate a dare continuità e a portare avanti il progetto affidato dal Signore alla nostra Madre certe che Lui “si serve sempre delle cose più povere e inutili per fare quelle più grandi e magnifiche”.

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