“Gesù in persona camminava con loro” (Lc 24,15)

Dal 23 al 26 agosto, all’ombra del Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, una quarantina di giovani (over 18) hanno voluto mettersi in ascolto di una Parola di vita, una Parola tanto antica quanto nuova, capace di parlare ancora oggi parlare a ciascuno di loro. Ogni dialogo presuppone Colui che parla e colui che ascolta ed è in questo dialogo che i giovani convenuti sono entrati, affinché la Parola di Dio potesse parlare nel silenzio del loro cuore e svelare il senso bello della sequela di Cristo. Compagni di viaggio di questo corso sono stati i discepoli di Emmaus.

Giulia (18 anni), ha voluto raccontarci la sua esperienza:

Non è facile descrivere l’esperienza fatta al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. In quattro giorni, noi giovani dai diciotto anni in su ci siamo guardati dentro come mai abbiamo fatto in vita nostra. Ci siamo messi in cammino come i discepoli di Emmaus, scoprendo come loro che la strada è soprattutto in salita…e continuerà ad esserlo fino a quando continueremo a fuggire. La soluzione è provare a fermarci, ed iniziare ad ascoltare piuttosto che sentire… ma è anche provare a stare in silenzio.

Abbiamo compreso la necessità di mettere a tacere le nostre paure e preoccupazioni per porci davvero in ascolto della Parola di Dio. A volte, i nostri diciott’anni, sembrano talmente semplici al punto che iniziamo a sminuire ogni singola cosa che abbiamo intorno, facendo finta di aver capito già tutto della nostra vita.
Ci sono stati sviscerati quattro verbi: PRENDERE, BENEDIRE, SPEZZARE e DARE… sembrano perennemente in lotta ma nessuno di loro può stare senza l’altro e solamente così potremo veramente sperimentare la pace con noi stessi e con gli altri.

Abbiamo rivalutato il dono dell’Eucarestia, luogo in cui scopriamo che è bello stare insieme mettendoci a servizio e a disposizione di Dio; abbiamo compreso che la si può trovare soprattutto nelle persone che ci urlano che siamo un dono.

Noi giovani cerchiamo solo di essere felici e per fare ciò, abbiamo bisogno di sentire Dio vicino a noi perché senza lui non si può fare! Dobbiamo continuare a sognare per capire cosa il Signore ha in programma per noi, per scoprire la nostra vocazione. C’è bisogno di tenacia contro ogni nostra avversità: per noi è l’ora di prendere delle decisioni e scoprire che se la vita ci mette dinanzi ad un bivio, è davvero una grazia di Dio!
Non esiste una decisione totalmente giusta e non possiamo far dipendere le nostre scelte dalle reazioni degli altri… mettiamoci davanti a Dio per decidere!

Questo, seppur in poche righe, è solo un assaggio di quello che abbiamo vissuto e sperimentato a Collevalenza. Quattro giorni potrebbero sembrare pochi, ma con quella carica con cui li abbiamo vissuti sono stati davvero intensi ed emozionanti al punto tale che tutti noi siamo tornati nelle nostre case con occhi diversi… ma soprattutto nuovi! Ecco ciò che è stato il cammino verso il Signore per noi… noi che solamente adesso, siamo davvero grati a Dio.