8 anni dal quel 31 maggio che ha segnato uno spartiacque nella nostra quotidianità. Per il Santuario e per ciascuno di noi che qui opera, lavora e vive da molti anni.
Un segno indelebile per ciascuno di noi che abbiamo avuto la fortuna e la grazia di poter vivere da vicino e in prima persona questo grande evento!
Tutto comincia mesi prima, la macchina organizzativa si attiva a febbraio del 2014 e da quel momento ogni giorno è stato di intenso lavoro. Incontri, progettazione, dinamiche, flussi, operatività… tutto prende forma tra mille interrogativi, ma con in testa un punto chiaro: sarebbe stato un gran giorno!
Le giornate si susseguono veloci, sembra come se il tempo corra il doppio e più la data si avvicina e più aumentano frenesia, ansia, paura di non farcela. Il Centro Informazioni è diventato il “quartier generale” dove tutto arriva e tutto parte e in tanti si muovono al suo interno. Pur negli spazi grandi ma diventati piccoli ognuno ha il suo ruolo, tanti i volontari che si sono messi a disposizione per la causa, anzi per Madre Speranza! Se potessimo guardarci dall’alto vedremmo tante “formiche” che si muovono ognuna portando qualcosa in mano.
Ci credereste se vi dicessi che ho nostalgia di quei giorni? E che ogni anno in questo periodo rivivo queste emozioni?!?
La fatica è stata molta e con l’approssimarsi del giorno della beatificazione, si sentiva sempre di più, ma altrettanto forte saliva dentro una spinta che superava la stanchezza e dava la carica. Ho sempre pensato che quella spinta ce la dava la Madre, lei ci ha accompagnati, sostenuti, defatigati e sono certa ricompensati con le grazie che ciascuno di noi ha ricevuto.
Il giorno della beatificazione comincia molto presto! Appuntamento alle 5.00 con tutti i volontari attorno alla tomba della Madre. Ci siamo! Siamo lì in un momento intimo e speciale con lei, insieme come figli che si uniscono intorno alla loro mamma, ma “abbracciati” da lei uno ad uno. Abbiamo sentito la sua carezza materna che ci ha scaldati in quella mattina fredda e nebbiosa che non sembrava neanche fosse la fine di maggio! E poi via, ognuno alla sua postazione mentre man mano già cominciavano ad arrivare i primi pellegrini.
Un flusso continuo, festoso, colorato che ha invaso ogni angolo della Santuario! Sono 11.000! I monitor disseminati per tutta l’area hanno trasmesso non solo immagini ma anche emozioni e gioia. Tanti sacerdoti hanno accompagnato questa celebrazione, sì i tuoi amati sacerdoti Madre, quelli per cui tu hai pregato, sofferto e amato e che continui a raccomandare al Buon Gesù!
Al suono delle campane finalmente cade il velo dalla tua immagine che campeggia sotto il campanile e insieme alle campane esplode la festa, la commozione. Tante lacrime di gioia scendono sui visi dei pellegrini e nostri mentre il sole, fino ad allora nascosto dietro a nebbia e nuvole piovigginose, si fa largo e mostra il suo splendore in un cielo improvvisamente diventato azzurro.
Grazie Madre! Grazie Buon Gesù per avercela donata!
Ed ora come dicevi tu Madre… “a ser Santa!”
Michela Crispo